Certificazione di bilancio, il caso virtuoso di Trento

Tra gli strumenti per ridurre sprechi, inefficienze e aumentare i controlli e, in generale, la qualità del funzionamento dei sistemi complessi c’è quello attuato dall’Apss (Azienda Provinciale Servizi Sanitari) di Trento, dove fin dall’ormai lontano 2001 è stato avvito un processo di certificazione volontaria del bilancio. In uno scenario in cui tutto concorre a rendere più efficiente e trasparente la gestione contabile degli enti del Sistema Sanitario (dalla riduzione dei finanziamenti alla diminuzione dei termini per il pagamento, dagli obblighi di certificazione dei crediti certi ed esigibili alla dematerializzazione contabile) è evidente che l’implementazione di un sistema di controllo interno non possa che costituire per le Aziende un valore aggiunto in termini di trasparenza ed efficientamento. Il sistema, partito 15 anni fa, si è via via evoluto per gradi, fino all’ottenimento della certificazione di bilancio di esercizio nel 2005 (per lo stato patrimoniale) e dell’intero documento consuntivo dal 2006 in avanti da parte di una società di revisione terza. La revisione contabile volontaria, che ha addirittura anticipato alcuni percorsi di certificabilità in seguito previsti dalla normativa nazionale (es. Pec), mira a: salvaguardia del patrimonio aziendale; affidabilità/integrità del sistema informativo; puntuale integrazione del sistema di contabilità; conformità a leggi, direttive e normative di vigilanza; funzionalità della struttura; regolarità della gestione; prevenzione di frodi e illegalità.

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