Elettrocardiografi, attenzione al “low cost”!

Elettrocardiografi: è stato recentemente pubblicato il “Documento di consenso ANMCO/AIIC/SIT: Definizione, precisione e appropriatezza del segnale elettrocardiografico di elettrocardiografi, sistemi per ergometria, sistemi Holter ECG, telemetrie e monitor posto-letto” (che linkiamo). Ma qual è la situazione del parco elettrocardiografico italiano? L’allarme arriva dall’ultimo Congresso Nazionale ANMCO – Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, svoltosi a Rimini dal 2 al 4 giugno:   “Il parco degli elettrocardiografi italiani -ha ricordato il presidente Michele Gulizia-  è molto vecchio e in tanti casi non consente di eseguire elettrocardiogrammi secondo le attuali norme e le migliori e più aggiornate linee guida tanti strumenti sui pazienti reali sono in difficoltà nel riprodurre decentemente un Ecg per cui concedono agli operatori la possibilità di ritocchi estetici ai tracciati con l’impiego di filtri anomali che possono deteriorare le morfologie reali dei pazienti arrivando a falsi positivi e falsi negativi che possono compromettere pesantemente le diagnosi. Un altro aspetto estremamente critico è la precisione nelle misure ed interpretazioni automatiche dell`elettrocardiogramma, dal neonato all’adulto, che nei sistemi con bassa precisione possono indurre in errore o gli acquisti di apparecchi al prezzo più basso e comunque con poca attenzione alla qualità; eppure un solo errore costa agli enti, oltre che ai pazienti, più dei sistemi del singolo reparto.” Gulizia ha messo in guardia insomma sugli apparecchi a basso costo che non rispettano le caratteristiche minime di qualità e affidabilità. A tale proposito giova ricordare che ogni anno, in Italia, si registrano circa 60 mila vittime per morte cardiaca improvvisa.

Documento di Consenso ANMCO/AIIC/SIT

 

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