SSN, spese per il personale in picchiata

Una recente indagine Stem, ente di monitoraggio nato sei anni fa dall’intesa Stato-regioni, fotografa, a partire dai dati Agenas, il crollo delle spese per il personale del Servizio Sanitario Nazionale tra il 2011 e il 2013, gli “anni caldi” della spending review. Partiamo dai macrodati: nel periodo preso in considerazione le uscite sono calate di 1,1 miliardi, dai 37,7 miliardi di quattro anni fa ai 36,6 del 2013 (-2,9 per cento); i dipendenti, invece, del 2,4% (nel 2013 i dipendenti totali, in termini di Fte, erano 650mila). Se però si vanno ad analizzare i dati delle singole Regioni e province autonome, si notano notevoli disparità: si va dal +7,8% in due anni della Provincia autonoma di Bolzano al -7,9% della Campania, mentre diminuisce, ma lievemente (-0.6%) la spesa per il personale nelle tre regioni-benchmark (Umbria, Veneto, Emilia-Romagna). E ancora: si passa dalle altre realtà a statuto speciale della zona alpina (provincia di Trento 4,1%, Valle d’Aosta e Friuli 0,4%), alle regioni sottoposte a piani di rientro, che sono state costrette a spendere meno (Lazio -6.5%, Puglia -6.1%, Calabria -5.8% e Molise -5.1%, che sono le realtà che, insieme alla Campania, sforano il tetto dei -5 punti percentuali). Passando alle uscite per singolo dipendente, a Bolzano la spesa media per unità di personale resta molto alta: oltre 82mila euro; altrove, si va poi dagli oltre 62mila euro in Campania ai 51.500 del Veneto, con un valore delle tre Regioni benchmark poco sotto ai 53mila euro. Sui dati pesano molto le indennità accessorie, lasciate alla contrattazione aziendale, ma anche il blocco del turn-over con conseguente aumento dell’anzianità media dei dipendenti. In calo dappertutto è il costo medio del personale. Fanno eccezione solo il Trentino e, ma di poco, Lazio, Emilia e Toscana. La diminuzione, comunque, è contenuta nell’ordine del mezzo punto nazionale. Per ciò che riguarda l’incidenza dei ruoli sul costo medio del personale, la parte del leone la fanno il comparto ruolo sanitario (40,26%), con un costo medio di 45mila euro per unità, e i dirigenti medici, circa 120mila nel 2013 con una media di 113mila euro ciascuno (36,7%).

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