Appalti sopra i 40mila euro, il rapporto Anac sul secondo quadrimestre 2015

L’Anac – Autorità nazionale Anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, ha reso pubblico pochi giorni fa il secondo rapporto quadrimestrale 2015, riferito al periodo maggio-agosto, sulle “Procedure di affidamento perfezionate di importo superiore o uguale a € 40.000” Il rapporto è suddiviso in 4 sezioni di cui una generale contenente le statistiche aggregate dei contratti pubblici e tre sezioni di dettaglio – in cui viene effettuata un’analisi comparata con il quadrimestre dell’anno precedente – relative alle diverse tipologie di contratto (lavori, servizi e forniture). Le analisi contenute all’interno del presente rapporto quadrimestrale sono state effettuate sulla base dei dati presenti nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) aggiornate a fine dicembre 2015. Tutti i dati e gli importi a base d’asta (da non confondere con l’importo contrattuale che tiene conto del ribasso di aggiudicazione) fanno riferimento alle procedure di affidamento (bandi e inviti di importo a base di gara pari o superiore a 40.000 euro) c.d. “perfezionate” per le quali cioè è stato pubblicato un bando (nel caso di procedure aperte) o è stata inviata una lettera di invito (nel caso di procedure ristrette o negoziate). Per questa ragione, l’analisi potrebbe non ricomprendere alcuni appalti, anche di grande importo, affidati tramite procedure ristrette che non risultano ancora perfezionate nella BDNCP. Occorre, inoltre, precisare che, per ragioni di omogeneità e rappresentatività, sono state escluse le procedure relative: ai bandi aventi ad oggetto servizi finanziari ed assicurativi, poiché per questi appalti le SS.AA. spesso indicano un importo che non può essere considerato quello effettivo dell’appalto; ai bandi che, pur presenti nel sistema di monitoraggio dell’ANAC, non rientrano tra i contratti pubblici “classici” (scelta del socio privato nella società mista, affidamento diretto a società in house, affidamento diretto a società raggruppate/consorziate o controllate nelle concessioni di lavori pubblici); ai bandi relativi ad adesioni a convenzioni/accordi quadro, in quanto la loro inclusione nell’insieme di analisi, considerando la contemporanea presenza dei bandi “a monte” per la stipula di convenzioni/accordi quadro, produrrebbe una duplicazione degli importi; ai bandi che risultano essere stati annullati, cancellati o andati deserti.

 

 

Link rapporto quadrimestrale Anac

Condividi