Via libera ai Lea: molte le novità

Il 12 gennaio il presidente del Consiglio Gentiloni ha firmato i nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), di cui è atteso l’approdo alla Conferenza Stato-Regioni il giorno 19. Si tratta di un passaggio molto importante per la sanità italiana, tanto più che la questione era ferma da ben 15 anni. Era dunque lecito aspettarsi molte novità, che in effetti sono arrivate. Iniziamo dai vaccini: sono state incluse vaccinazioni già previste dal Calendario nazionale 2012-2014 e sono state introdotte nuove vaccinazioni, secondo il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019: meningococco B, rotavirus e varicella nei nuovi nati; HPV nei maschi undicenni; meningococco tetravalente ACWY135 e richiamo anti-polio con IPV negli adolescenti; pneumococco e Zoster nei sessantacinquenni le vaccinazioni per i soggetti a rischio di tutte le età. Per tutte queste vaccinazioni è prevista l’offerta gratuita da parte dei servizi deputati alle attività vaccinali dislocati sul territorio nazionale. Ne avranno diritto: i nuovi nati avranno diritto a cicli di base ed eventuali successivi richiami di vaccino per la prevenzione di difterite, tetano, pertosse, epatite B, polio, Haemophilus influenzae tipo b, pneumococco, meningococco B, rotavirus, morbillo, parotite, rosolia, varicella, meningococco C; gli adolescenti: vaccino anti-meningococco tetravalente ACWY135 e vaccino anti-HPV; i soggetti di età pari o superiore a 65 anni: vaccino anti-influenzale stagionale; i soggetti di età pari a 65 anni: vaccino anti-pneumococco e vaccino anti-zoster; i soggetti a rischio di tutte le età: le vaccinazioni previste dal PNPV e da altre normative nazionali sull’argomento.

Approvato anche, dopo 20 anni, il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, che include prestazioni tecnologicamente avanzate ed elimina quelle ormai obsolete, e dopo 17 anni quello dell’assistenza protesica. Consentirà, tra l’altro, di prescrivere: ausili informatici e di comunicazione; apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno, carrelli servoscala per interni; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

Il provvedimento prevede anche un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare, realizzato mediante l’inserimento di più di 110 nuove entità tra singole malattie rare e gruppi di malattie. Fra le altre: sarcoidosi; la sclerosi sistemica progressiva; la miastenia grave; sindromi da neoplasie endocrine multiple; iperinsulinismi congeniti; malattie perossisomiali; sindromi da deficit congenito di creatina; piastrinopatie autoimmuni primarie croniche; miosite eosinofila idiopatica.

Spicca anche l’introduzione dello screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita, e per le malattie metaboliche ereditarie.

Viene previsto inoltre l’inserimento dell’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”. Di conseguenza, si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo. Si stimano circa 300mila esenzioni.

Intanto la celiachia diventa, da malattia rara, una malattia cronica. Ciò in quanto il percorso diagnostico di tale patologia non risulta, ad oggi, tortuoso, lungo e oneroso come avviene per i malati rari.

Novità anche sull’autismo: viene recepita la legge n. 134 del 2015, che prevede l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico. Le novità sono: qualità dell’assistenza: è previsto nel percorso di diagnosi, cura e trattamento l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili; integrazione nella vita sociale: viene promosso il reinserimento e l’integrazione del minore nella vita sociale mediante il raccordo dell’assistenza sanitaria con le istituzioni scolastiche e attraverso interventi sulla rete sociale formale ed informale – coinvolgimento della famiglia: viene prestata attenzione alla partecipazione attiva della famiglia, con interventi di sostegno, formazione ed orientamento ad essa dedicati e coinvolgimento attivo nel percorso terapeutico

Viene infine previsto l’inserimento nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale di tutte le prestazioni necessarie nelle diverse fasi concernenti la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa, fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero.

Link Testo schema decreto

Link aggiornamenti sui Lea

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?lingua=italiano&area=programmazioneSanitariaLea&menu=lea

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