“La Regione agì per interesse pubblico”: legittimo adeguare il prezzo dei farmaci se l’equivalente cosa meno

Un’importante sentenza del Tribunale di Torino (nel dettaglio la n.2794/2018, pubblicata il 5 giugno) ha messo la parola fine, almeno per il momento, alla lunga vicenda del ricorso Pfizer contro la Regione Piemonte che, dopo l’aggiudicazione di una gara, aveva adeguato il costo di un farmaco della nota multinazionale a quello del biosimilare arrivato nel frattempo sul mercato. Il principio fondamentale sancito dal giudice è dunque quello secondo il quale le Regioni sono legittimate ad abbassare il prezzo dei farmaci se nel frattempo giunge sul mercato un equivalente più economico.

Nel 2015 la gara

Nello specifico, spiega la Regione in una nota, “la sentenza del Tribunale di Torino riguarda i farmaci contenenti il principio attivo Etanercept, utilizzato in ambito dermatologico e reumatologico. Scr (società di committenza della Regione Piemonte) aveva aggiudicato nel 2015 a Pzifer una gara d’appalto per la fornitura del farmaco Enbrel, ad un prezzo unitario di 209,68 euro”.

“La Regione ha agito nel pubblico interesse”

“Nell’ottobre del 2016 la Regione Piemonte aveva comunicato alla casa farmaceutica, secondo quanto previsto dal capitolato della gara, l’adeguamento del costo unitario della fornitura al prezzo più basso di 157,25 euro, corrispondente al prezzo del nuovo farmaco biosimilare messo in commercio nel frattempo e disponibile nel ciclo distributivo (il biosimilare Benepali, prodotto dalla Biogen), in attesa di effettuare una nuova gara, poi aggiudicata nell’aprile 2017. In soli cinque mesi il risparmio ottenuto dalla Regione Piemonte è stato di quasi un milione di euro. Il Tribunale ha riconosciuto alla Regione di aver agito nell’interesse pubblico e ha respinto il ricorso”.

Link sentenza n. 2794_2018

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