OGGETTO
Cure palliative nelle demenze: uno sguardo europeo per la sfida del futuro
QUANDO
16-19 Novembre 2016
PROGRAMMA
Invito congresso SICP 2016 stampa
Si terrà a Roma, dal 16 al 19 novembre, presso il centro congressi dell’Ergife Palace Hotel, il XXIII congresso nazionale SICP (Società Italiana Cure Palliative) dal titolo «Il tempo delle cure palliative».
La Fondazione Sanità e Ricerca, che opera a Roma attraverso la sua Struttura dedicata ai servizi di assistenza ‒ domiciliare e in hospice ‒ di cure palliative, di cure per l’Alzheimer e altre demenze, di cure per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) ‒, partecipa al congresso presentando, all’interno della propria area conferenze, tre temi di approfondimento nell’ambito delle cure palliative: «Condividere il piano di cura. L’informatica a supporto della continuità tra hospice e assistenza domiciliare»; «La tecnologia ‘gentile’ nelle cure palliative. Il progetto TEEP-SLA sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova in collaborazione con la Fondazione Sanità e Ricerca»; «La tutela delle scelte di cura: strumenti giuridici».
«In Italia ci sono 340 mila persone ‒ dichiara il dr. Italo Penco, Direttore sanitario della Fondazione Sanità e Ricerca ‒ che necessitano di cure palliative ogni anno. Dal 2006 al 2015 il numero di hospice è passato da 105 del 2006 a 239 del 2015 (+ 128%) con un incremento dei posti letto del 113% (da 1.229 unità a 2.618). Il numero dei decessi in ospedale con diagnosi primaria o secondaria di neoplasia ‒ prosegue il dr. Penco ‒ è tuttavia ancora troppo elevato, con molta disomogeneità interregionale. A causa dell’aumento dell’aspettativa di vita, un numero sempre maggiore di persone affette da numerose patologie cronico degenerative comuni nelle età più avanzate (cardiache, respiratorie, cerebrovascolari) avranno bisogno di cure palliative, con la conseguente necessità di una riprogrammazione delle reti regionali di cure palliative, strutturate prevalentemente per pazienti oncologici. In questa direzione, la Regione Lazio, con l’ultimo decreto commissariale del 24 ottobre 2016 ‒ conclude il dr. Penco ‒ ha appena ridefinito il fabbisogno regionale riferito a pazienti con malattie non oncologiche, riorganizzando e potenziando il servizio e aumentando il numero di posti in regime di hospice (+ 104) e domiciliare (+ 2.000). Un passo importante per garantire l’accesso alle cure palliative nel fine vita anche ai malati non oncologici, nel rispetto del ‘principio di equità’, sancito dalla legge 38/2010».
L’ultimo Rapporto Sanità – edito dal Consorzio Universitario per la Ricerca Economica Applicata in Sanità (C.R.E.A. Sanità) promosso dall’Università di Roma “Tor Vergata” ‒ ha rilevato, in una proiezione 2015-2065, l’evoluzione della quota di popolazione sopra i 75 anni per l’Italia, l’Europa a 14 (EU14) e altre quattro nazioni europee (Germania, Regno Unito, Francia e Spagna) che per dimensioni e status socio-economico possono essere comparabili al nostro Paese.
Nei 50 anni, considerati in valore assoluto, in EU14 la popolazione over 75 passa da 31,5 mln. a 60,7 mln. (+92%), con dinamiche sensibilmente differenti tra i Paesi: il minimo si rileva in Germania con +57% mentre il massimo nel Regno Unito con +128%. L’Italia fa registrare un +81%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce che più di 40 milioni di persone attualmente richiedono cure palliative ogni anno a causa dell’invecchiamento della popolazione.