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XVI Congresso FARE e ad azioni che interessano anche le tivi medici che ritengo essere settori aziende insomma lo abbiamo ottenuto importantissimi insieme a quelli che riguar- grazie ad un forte impegno. dano le autosufficienze e la disabilità. Quello che occorre è una maggiore strut- Ci dobbiamo essere e dobbiamo essere turazione di persone che s’impegnano penetranti per cavalcare le decisioni e far continuamente nelle associazioni a portare sentire la nostra voce. avanti il lavoro, cioè ad informare ed orga- Obiettivo primario della FARE nizzare convegni e giornate di studio ed a tenere vivo e coeso il gruppo. deve diventare quello di essere Si sente infatti forte l’esigenza nelle persone oltre che di conoscere, sapere ed al più presto presenti e visibili essere formati anche di sentirsi apparte- in tutti i tavoli, nazionali nenti ad un gruppo. Quindi io sono convinta che le associazioni si possano e si debbano e regionali, della Sanità. valorizzare nel loro ruolo perché le vedo Non è possibile non far tesoro come strutture libere, per nulla spente e dell’importanza assunta molto utili alle persone. Oggi la FARE è stata coinvolta nella dalla nostra presenza CUD (Commissione Unica Dispositivi nella discussione Medici) e nei tavoli tecnici sulle normative del settore. Quale dovrebbe del Codice degli Appalti. essere, secondo lei, l’apporto della FARE in tali contesti? Quali obiet- Gli assenti subiscono le decisioni. Non tivi vanno collegati a questa nostra possiamo dimenticare quanto è stata presenza? importante la nostra presenza nella discus- L’interdisciplinarietà deve essere espressa sione del Codice degli Appalti! ad ogni livello e mi auguro che le nostre Passando poi alla nostra realtà regionale associazioni possano avere contatti sempre posso dire che in Toscana la nostra Asso- più stretti e diretti con le Regioni. ciazione è molto ascoltata e non è un Il nostro obiettivo primario deve diven- caso infatti, che tre direttori amministra- tare quello di essere al più presto presenti tivi ESTAV sono ex provveditori. in tutti i tavoli, a partire di quelli di Asso- Questa, se ancora ce ne fosse stato biomedica ma anche quelli della CUD o bisogno, è stata la dimostrazione che quelli ministeriali. Ci dobbiamo essere siamo professionisti in grado di gestire perché sono settori che interessano anche i cambiamenti, persone cioè che in un noi. Non va poi dimenticato o sottovalu- mondo che cambia sanno gestire le nuove tato il settore dei farmaci e dei disposi- sfaccettature della professionalità. TEME 9.08 33
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