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E-Health n 32-3_Layout 1 01/10/14 16.08 Pagina 27 editoriale Una nuova presidenza, una nuova strada percorribile grazie a quella tenacia che è solo delle donne Il XVIII Congresso F.A.R.E. tenutosi a Napoli nel mese di settembre, oltre ad un indiscusso Sandra Zuzzi Presidente F.A.R.E. successo dal punto di vista organizzativo, di contenuti e di ospitalità, ha regalato alla Federazione la prima Presidenza di una donna. Sono, quale nuovo Presidente F.A.R.E., molto felice della fiducia che il Consiglio Direttivo ed il Consiglio di Presidenza, all’unanimità, mi hanno concesso, dandomi l’opportunità di interpretare un ruolo per tradizione maschile, impegnativo e legato ad un momento storico particolarmente travagliato per il nostro paese e per la nostra categoria. Facendo tesoro del lavoro importante e continuo che ha caratterizzato le Presidenze che mi hanno preceduto, la prima importante sfida sarà quella di capire come la Federazione possa far sentire, in maniera costruttiva, la propria voce. Nuove modalità comunicative sono assolutamente necessarie, modalità comunicati- ve che devono riguardare sia i rapporti fra la Federazione, le istituzioni ed il mondo dei media, sia i rapporti tra la Federazione ed i propri soci. Facendo dunque tesoro di risorse decisamente contenute rispetto al passato, pur rispettando la nostra tradizione, siamo tutti chiamati ad un utilizzo pieno delle possibilità che la tecnologia ci regala di interagire a costi molto contenuti per comunicare con il mondo che ci circonda, per costruire opportunità di formazione efficaci ed efficienti, per dimostrare quella traspa- renza e quella correttezza che spesso e a torto, vengono messe in dubbio soprattutto attraverso i media. I termini “efficacia” ed “efficienza” sono ormai un mantra per la Pubblica Amministrazione; credo che nessuna professionalità più della nostra abbia da sempre perseguito questi due importanti obiettivi, ben prima che il legislatore rendesse questi termini centrali nella produzione normativa che ha interessato negli ultimi anni la Pubblica Amministrazione. Sono quindi fermamente convinta che la nostra categoria sia assolutamente in grado di proporsi come interlocutore qualificato all’interno del pro- cesso di cambiamento in atto nell’Amministrazione, percorrendo contemporaneamente un processo di evoluzione professionale che non è più dilazionabile. Questo passaggio avrebbe forse bisogno di un innesto di forze giovani che in molti casi il blocco del turn over nelle nostre Amministrazioni ci preclude. Credo però che la Federazione, con le nomine recenti di nuovi Presidenti e la proposta di nuove figure, si sia incamminata in questa direzione facendo tesoro del passato e scommettendo su un futuro diverso, ma da protagonista. La mia nomina, quale donna, è frutto anche e soprattutto di questa importante scelta di evoluzione voluta dalla Federazione in un tempo di grandi cam- biamenti. E credo senza timore di smentita che nessuno più di noi donne sia allenato a perseguire con fatica il cambiamento. TEME 9/10.14 3