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Un saluto a Enzo Mannarelli Caro Enzo, sarà pure rituale che al momento di ricevere il testimone, il nuovo direttore di una rivista ringrazi il predecessore per il lavoro svolto. Ma qui la situazione è tutta speciale. Per quanto tempo hai diretto TEME? Non lo so, da sempre nell’at- tuale gestione. Hai garantito l’alto profilo scientifico della rivista, hai punzecchiato con i tuoi editoriali, hai spronato la redazione e i collaboratori a fare informa- zione, approfondimento, hai sollecitato tutti noi a non “parlarci addosso”, a dare voce a tutti i professionisti e attori della “cittadella sanitaria”, a confrontarci, in definitiva a fare allo stesso tempo cultura e “giornalismo”. Ecco perché in questo caso l’avvicendamento alla direzione non è un fatto ordinario, e pone in capo al subentrante la grande responsabilità di continuare a tenere alta quella che tutti definiamo la “bandiera della FARE”. Troviamo TEME ben in vista sulla scrivania dei nostri Direttori Generali, quando andiamo a colloquio per ricevere gratificazioni o rimbrotti. TEME è un “riferimento” e istituzioni, operatori economici, lettori professionali, danno atto della qualità e del rilevante contributo della rivista all’arricchimento conoscitivo e culturale di settore. TEME deve rimanere su tutti i tavoli di lavoro di chi, ai vari livelli e nelle diverse collocazioni, dentro e fuori le aziende sanitarie, opera in sanità e per la sanità. Io e la redazione accettiamo la sfida e cercheremo, pur nelle difficoltà di vario ordine che purtroppo esistono, di mantenere vitale questa impresa editoriale, che vive essenzialmente di volontariato, portando avanti con impegno il tuo lavoro. Grazie, a nome dell’editore, della redazione e di tutti i lettori. Marco Boni