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editoriale FARE o non FARE Alessandro Anzellini Di cosa ha veramente bisogno la FARE per andare avanti? Questo interrogativo Presidente A.E.L. Edizioni Assoael oggi se lo pongono molti di noi e nonostante sia chiara la voglia di continuare a camminare insieme, non sembra altrettanto evidente “il collante” che deve poter soddisfare le nuove esigenze dei federati. A breve un congresso consegnerà la nostra Federazione in mano ad un nuovo presidente. Ci sarà un cambio di conduzione, una diversa politica nei contatti con l’esterno ed una scelta diversa delle nostre finalità comuni. Un rinnovamento è sempre positivo ma, nel nostro caso, lo sarà solo se si riuscirà a trovare al più presto la giusta risposta all’interrogativo iniziale. Di cosa abbiamo veramente bisogno? Se è vero che abbiamo superato ben 50 anni di azione e presenza incisiva nel mondo degli acquisti della sanità è altrettanto vero che dobbiamo arrenderci all’evidenza che gli obiettivi che erano la forza di allora non è detto che debbano e possano coincidere con quelli di oggi e forse di domani. La nostra forza siamo e restiamo noi ma con un’unica differenza: questa forza può rappresentare un valore solo se ci impegnamo a “monetizzarla” e a metterla sul mercato. Domanda e offerta riconoscono in noi quella professionalità capace di gestire un settore così specifico e di questa noi dobbiamo diventare non solo i testimoni ma anche i propagatori. Noi esperti del settore, noi formatori, noi buyer con un orgoglio sempre più consapevole che la nostra koiné, il nostro essere una rete di professionisti presenti su tutto il territorio nazionale, è l’essenza del nostro prestigio. Mezzi di comunicazione aggiornati e forti dell’impegno di tutti noi che insieme li sosteniamo e insieme li utilizziamo come biglietto da visita della nostra professionalità, ci devono far ambire a conquistare l’intera nicchia della formazione del settore. Per questo è tempo di alimentare una coscienza nuova verso la comunicazione della FARE, che è e rimane il nostro fiore all’occhiello, un monitor accesso h24 in grado di raccontare a tutti la nostra capacità operativa e la nostra incisiva presenza nel settore degli acquisti della sanità. Nel 2005 la FARE ha messo in gestazione l’idea di una fondazione che gestisse l’ “altro”, quello che non poteva essere assunto dalla Federazione. Oggi quel seme è già germogliato ma la Fondazione è un’altra delle occasione che è tempo di sorreggere con una coscienza diversa. Abbiamo 50 anni d’esperienza ma siamo ansiosi di intraprendere altri 50 anni di nuove sperimentazioni del nostro essere associati FARE. È tempo di dare la nostro passo un ritmo diverso perché in sintonia con il tempo che viviamo. TEME 7/8.11 3