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pubbliche gare I riferimenti al rinnovo contrattuale Non appare certamente priva di impor- ed alle opzioni nel Codice dei contrat- tanza, la scelta da parte del Legislatore ti pubblici di prevedere, accanto al termine “rinno- Contrariamente alla proroga, di cui, vo”, anche quello più generico di “opzio- come si è visto, a parte il chiaro riferi- ne”. Infatti, secondo una interpretazione mento all’art. 23, secondo comma, della che si ritiene corretta, nell’ambito delle legge 62/2005, non si rinviene traccia in opzioni del contratto è da ricomprendersi altre fonti normative in tema di appalti anche quella di proroga, azionabile prima pubblici, espressi richiami al rinnovo con- della scadenza, da parte dell’Amministra- trattuale trovano cittadinanza in alcune zione. disposizioni del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. Anche al comma 10 dello stesso art. 29 si 5 163 (Codice dei contratti pubblici relativi fa riferimento alla implicita ammissibilità a lavori, servizi e forniture in attuazione del rinnovo dei contratti, ove si stabilisco- delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE). no i criteri da assumere come base di cal- All’art. 57, ultimo comma, viene espressa- colo del valore stimato per quegli appalti mente ribadito il divieto di rinnovo tacito che “…presentano carattere di regolarità dei contratti pubblici con la previsione o sono destinati ad essere rinnovati entro 5. della comminatoria di nullità per tutti un determinato periodo”. “Se gli appalti pubblici di forniture o di servizi presentano quei contratti tacitamente rinnovati. carattere di regolarità o sono destinati ad essere rinnovati All’art. 29, primo comma, in tema di L’orientamento restrittivo entro un determinato periodo, è assunto come base per il calcolo del valore stimato dell’appalto: metodi di calcolo del valore degli appal- e le aperture della giurisprudenza a) il valore reale complessivo dei contratti analoghi ti, si stabilisce che “il calcolo del valore Il Legislatore non ha mai sancito un divie- successivamente conclusi nel corso dei dodici mesi precedenti stimato degli appalti pubblici e delle con- to generalizzato di rinnovo se espressa- o dell’esercizio precedente, rettificato, se possibile, al fine di tener conto dei cambiamenti cessioni di lavori o servizi pubblici è basa- mente previsto ab initio negli atti di gara, in termini di quantità o di valore che potrebbero sopravvenire to sull’importo totale pagabile al netto e, del resto, nulla ha stabilito in merito nei dodici mesi successivi al contratto iniziale; dell’IVA, valutato dalle stazioni appaltanti. ad eventuali limiti temporali di proroga oppure b) il valore stimato complessivo dei contratti Questo calcolo tiene conto dell’importo non rientranti nell’ambito della discipli- successivi conclusi nel corso dei dodici mesi successivi alla prima consegna o nel corso massimo stimato, ivi compresa qualsiasi na transitoria di cui al secondo comma dell’esercizio se questo è superiore a dodici mesi.” forma di opzione o rinnovo del contratto”. dell’art. 23 legge 62/2005. In assenza di precisi riferimenti norma- Una delle questioni più dibattute tivi, la giurisprudenza si è ampiamente pronunciata in merito alla ammissibilità è quella relativa alla possibilità di tali clausole programmate negli atti di per l’Amministrazione di inserire gara, dando vita ad interpretazioni esa- geratamente restrittive, mediante una nei bandi di gara e nella ingiustificata forzatura, a livello erme- lex specialis clausole che neutico, dell’obiettivo del Legislatore comunitario di garantire massima con- attribuiscano alla stazione correnzialità ed apertura dei mercati di appaltante la facoltà di prorogare o riferimento. Le decisioni dei massimi organi giurisdi- rinnovare i contratti per il zionali, dunque, non appaiono propria- periodo prestabilito negli atti di gara mente confortanti per gli operatori del diritto che, da un lato si trovano quoti- 8 TEME 7/8.11
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