Page 12 - TEME_2011-07-08
P. 12
pubbliche gare definitiva la legislazione vigente, partendo clausola preventivamente conosciuta in dal presupposto che la procrastinazione sede di affidamento del servizio con pro- meccanica del termine originario di dura- cedura di evidenza pubblica”. ta di un contratto sottrarrebbe in modo Sulla scorta dell’assunto appena riporta- intollerabilmente lungo un bene econo- to, il Collegio, nella pronuncia del 2011, micamente contendibile alle dinamiche conferma l’inapplicabilità della proroga fisiologiche del mercato, non consente di al caso di specie sottoposto all’atten- procedere al rinnovo o alla proroga auto- zione dell’organo giudicante, “sia perché matica dei contratti in corso, ma solo alla avvenuta tacitamente, sia per l’autono- loro proroga espressa per il tempo stret- ma ragione dell’essere stata prevista in tamente necessario alla stipula dei nuovi una clausola non conosciuta dal mercato contratti a seguito di espletamento di gare al momento dell’originario affidamento, ad evidenza pubblica”. avvenuto senza procedura di evidenza Per quanto concerne, invece, le pronunce pubblica”. di segno opposto a quelle appena ripor- Nell’ottica di apertura all’ammissibili- tate, offrono senz’altro spunti molto tà delle c.d. “proroghe programmate” il interessanti in chiave di un auspicabile e Consiglio di Stato già nel 2010 aveva 10 definitivo revirement in materia da parte affermato che “la scadenza del contrat- dei massimi organi di giustizia ammini- to d’appalto può essere prorogata solo se strativa. questa possibilità risulta prevista già ab Per tutte, è qui il caso di ricordare una origine negli atti di gara e sempre che ciò recentissima massima del Consiglio di avvenga per un periodo temporale limita- 8 Stato in tema di rinnovi che, focaliz- to. Una proroga effettuata senza l’origina- zando in maniera chiara ed appropriata ria previsione o che non sia contingenta- il cuore del problema, ha affermato che, ta nel tempo, si configura giuridicamente a seguito dell’entrata in vigore della più come un affidamento diretto intervenuto volte richiamata disposizione di cui all’art. senza una pubblica competizione ed in 6 della legge 24 dicembre 1993 n. 537 quanto tale illegittimo”. sul divieto di rinnovo tacito del contratti Nell’ambito del medesimo orientamento, pubblici, “deve ritenersi che non possano è anche da ricordare una pronuncia del 11 sopravvivere le clausole di rinnovo taci- T.A.R. Veneto che, richiamando anche i to di contratti o convenzioni, potendo riferimenti in tema di rinnovo del contrat- 8. al massimo porsi la questione della pos- to contenuti nel Codice degli appalti di Cons. St., Sez. V, 14.6.2011, n. sibilità di procedere – in base a clausole cui si è detto in precedenza al paragrafo 3607. espresse – al rinnovo con provvedimento 3, ha affermato in maniera condivisibi- 9. esplicito”. A tal proposito, i giudici richia- le che “qualora una stazione appaltante Cons. St., Sez. V, 11.5.2004, n. mano una pronuncia più risalente , ma abbia inserito nel capitolato di gara una 9 2961. tutt’altro che superata, secondo cui “il clausola di rinnovo opzionale del con- 10. divieto coinvolge solo le manifestazioni di tratto per 24 mesi, è rilevabile come nella Cons. St. Sez. V, 8.7.2008, n. 3391. volontà espresse in modo non formale o specie più di un rinnovo in senso stretto si Cons. St., Sez. VI, 16.2.2010, n. 850. tacitamente dalle pubbliche amministra- sia prevista in realtà una proroga del con- 11. zioni (…omissis…) è, invece, ammissibile tratto (spostamento in avanti del termine che un contratto venga prolungato con di scadenza del rapporto) e come in ogni Cons. St. Sez. V, 8.7.2008, n. 3391. T.A.R. Veneto, Sez. I, 25.11.2008, provvedimento espresso in base ad una caso tale proroga opzionale sia stata inse- n. 3637. 10 TEME 7/8.11