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pubbliche gare dianamente a gestire le complesse proce- cui si è parlato al paragrafo 1, ha infatti dure di gara e, dall’altro, a dover comun- affermato che “l’eliminazione della pos- que garantire l’economicità e la qualità sibilità di provvedere al rinnovo dei con- delle forniture muovendosi nell’ambito di tratti di appalto scaduti, disposta con l’art. stretti vincoli di bilancio. 6 della legge n. 537/1993 e poi con l’art. L’orientamento prevalente della giuri- 23 legge 62/2005 al fine di adeguare l’or- sprudenza sul tema (che, come vedremo, dinamento interno ai precetti comunitari, recentemente è stato messo sempre più ha valenza generale e portata preclusiva in discussione da pronunce di segno deci- di opzioni ermeneutiche ed applicative di samente opposto), può essere facilmente altre disposizioni dell’ordinamento che si riassunto nella massima di una pronuncia risolvono, di fatto, nell’elusione del divieto 6 del Consiglio di Stato del 2008 : “In tema di rinnovazione dei contratti pubblici. Solo di rinnovo o proroga dei contratti pubbli- rispettando il canone interpretativo appe- ci di appalto non vi è alcuno spazio per na indicato, infatti, si assicura l’effettiva l’autonomia contrattuale delle parti, ma conformazione del’ordinamento interno vige il principio che, salvo espresse pre- a quello comunitario che considera il rin- visioni dettate dalla legge in conformità novo e la proroga come un contratto ori- della normativa comunitaria, l’ammini- ginario necessitante della sottoposizione strazione, una volta scaduto il contratto, ai canoni di evidenza pubblica, mentre, deve, qualora abbia ancora la necessità accedendo a letture sistematiche che di avvalersi dello stesso tipo di presta- limitino la portata precettiva del divieto zioni, effettuare una nuova gara …(omis- di rinnovazione dei contratti pubblici sca- 6. sis)… Né può valere la circostanza che il duti e che introducano indebite eccezioni, Cons. St. Sez. V, 8.7.2008, n. 3391. disciplinare ed il contratto prevedano la si finisce per vanificare la palese intenzio- possibilità di proroga-rinnovo perché, per ne del legislatore di adeguare la disciplina 7. effetto dell’entrata in vigore dell’art. 23 nazionale in materia a quella europea. In Cons. St., Sez. V, 7.4.2011, n. 2151. della legge n. 62/2005, deve ritenersi che si è verificata l’inefficacia sopravvenu- ta di qualsiasi disposizione contrattuale Sarebbe auspicabile un contrastante con detta norma”. intervento normativo che Tale impostazione giurisprudenziale è stata di recente confermata, sempre ad disciplini compiutamente e con opera del Consiglio di Stato, da una pro- maggior chiarezza gli istituti 7 nuncia che, trattando genericamente degli istituti di proroga e rinnovo senza della proroga e del rinnovo riferimenti alle ipotesi in cui le relative dei contratti della pubblica opzioni siano contemplate ab initio negli atti di gara, ha ribadito la preclusione a amministrazione al fine di qualsiasi apertura in senso possibilistico eliminare quelle incertezze che si sulla loro ammissibilità. Il Collegio, richia- mando i principi di concorrenza, traspa- sono radicate nelle scelte che gli renza ed apertura dei mercati e la vicenda operatori del diritto sono chiamati relativa al pedissequo adeguamento della normativa interna a quella comunitaria di quotidianamente ad assumere TEME 7/8.11 9