Si è concluso a Bologna il XXIII Congresso della FARE che ha riconfermato Presidente l’Ingegnere Adriano Leli, dopo il suo primo mandato che gli era stato conferito a Roma a ottobre 2023.
Un Congresso con numeri veramente importanti: quasi 700 iscritti e una miriadi di sponsor che testimoniano con la loro presenza il valore e la fiducia che hanno per la FARE. Oltre agli iscritti l’incredibile partecipazione dei relatori, tutti di professionalità altissima, coinvolti grazie sia alla meticolosa organizzazione della Edicom che al posizionamento raggiunto dalla FARE, ormai vero punto di riferimento riconosciuto da tutti coloro che vogliono dialogare o semplicemente conoscere coloro che fanno acquisti in Sanità.
Il tema scelto per il XXIII Congresso FARE è stato: “ 2025-2030 il procurement in Sanità”. Nei prossimi 5 anni sarà possibile acquistare valore e qualità in modo sostenibile ed efficace attraverso i modelli innovativi?” ed è stato declinato attraverso 4 sessioni plenarie e 17 seminari paralleli. Prima di iniziare i lavori veri e propri sono state le parole di Andrea Zorzi, pallavolista italiano, che con la sua lectio magistralis ha voluto motivare i presenti portandoli a riflettere su come l’interdipendenza e lo spirito di gara si possano facilmente traslare dallo sport al procurement sanitario.
Si deve lavorare in squadra, perchè la vittoria non la può raggiungere il singolo.
I Provveditori hanno poi aperto il congresso, facendo il punto sullo stato dell’arte dei lavori, e quindi dei cambiamenti apportati dall’utilizzo dei fondi destinati alla Sanità nel PNRR, con il tavolo che discuteva di “Next Generation Europe PNRR Missione Salute 2026. A che punto siamo? Riusciremo a rispettare le scadenze?” Questa prima sessione plenaria, moderata da Andrea Ferroci, ha avuto la partecipazione di Ivo Locatelli – Senior Expert Commissione Europea Innovative Procurement; Gabriella Racca – ProfessoreOrdinario di Diritto
Amministrativo Dipartimento di Management “Valter Cantino”, Università di Torino; Monica Calamai – Direttore generale ASP Crotone; Valeria Glorioso – Direttore del Centro studi Confindustria Dispositivi Medici; Domenico Gentile – Avvocato Studio Maliconico&Gentile.
Purtroppo però, i diversi relatori nei loro apporti non hanno potuto far altro che constatare il ritardo che stiamo accumulando nella realizzazione di ciò che era stato programmato: dalle Case della salute all’innovazione e alla digitalizzazione del Ssn previste nella missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I lavori presentano due specificità: o non sono partiti o sono in un ritardo che lascia intravedere ben poche speranze di vederli conclusi nel 2026.
Nino Cartabellotta, Presidente Gimbe, ha presentato poi alla platea FARE l’8° rapporto Gimbe sul SSN, presentato l’8 ottobre 2025 presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati. Quello di Cartabellotta è stato un vero è proprio SOS che con il Gimbe ha voluto lanciare per salvare il Ssn. Sul documento i numeri descrivono chiaramente la situazione in cui versa oggi la Sanità italiana: si parla di un divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di € 727 rispetto alla media dei paesi OCSE membri dell’Unione Europea. I pazienti rinunciano alle cure (quasi 5,8 milioni di persone) sia per motivi economici (3,1 milioni ) che per il fortissimo divario tra le diverse regioni e i diversi territori. Altro fenomeno la migrazione sanitaria dovuta alla scarsa offerta medica in alcune regioni e ai tempi di attesa troppo lunghi. Una realtà ormai al tracollo è poi quella dei pronto soccorso sempre più affollati e incapaci di dare un’adeguata risposta medica. I dati raccolti da Gimbe sembrano evidenziare, in maniera pressoché irrecuperabile, quel cammino senza ritorno intrapreso dal Ssn che si sta pian piano sgretolando.
I Provveditori, seppur affannati in particolar modo in alcune regioni, hanno voluto però mostrare il loro ottimismo nel continuare a credere che insieme si può ancora tentare di resistere per invertire la rotta e, nella sessioni che ha aperto i lavori della seconda giornata: “ Come sono cambiati i livelli di responsabilità nella PA, Abuso d’ufficio, danno erariale e tutela sindacale” moderata da Salvatore Torrisi, sono state prese in esame alcune delle criticità che incontrano nel loro lavoro, anche per gli strumenti normativi che hanno a disposizione. A questo proposito è stata presa anche in esame la nuova lettera di richiamo che la Commissione
europea ha notificato al Governo italiano su quelli che potremmo definire i nodi mai risolti della nostra normativa e cioè: le norme sull’accesso agli atti e il project financing. Secondo quanto viene contestato con questa nuova procedura d’infrazione inviata da Bruxelles al legislatore italiano, ci viene rimproverato il fatto che continuiamo a privilegiare l’efficienza procedimentale rispetto a quello che è il principio di concorrenza effettiva. Hanno partecipato a questo tavolo Velia M. Leone – Avvocato, Studio Leone&Associati; Elisa Petrone – Segretario generale FEDIR Federazione Dirigenti e Direttivi pubblici; Paolo Evangelista – Procuratore regionale della Corte dei Conti per la Lombardia; Veronica Vecchi – Professore SDA Bocconi School of Management; Giorgio Santini – Avvocato dello Stato.
Nei lavori congressuali si è poi toccato un altro tema attualissimo quello delle: “ Nuove tecnologie ed IA generativa per il procurement pubblico. Interazioni possibili”. Ha moderato i lavori Maria Luigia Barone. La digitalizzazione e
ancor di più l’utilizzo della IA stanno entrando molto lentamente nel mondo del procurement della Sanità. Servirebbe più formazione ma anche più tempo si, semplicemente tempo, per far sì che l’innovazione tecnologica riesca a penetrare più speditamente nel lavoro ordinario. Sono giunti a questa conclusione, dopo un attento esame anche della normativa vigente Marco Pantera – Direttore Centrale Acquisti ARIA S.p.A.; Davide Croce – Prof. aggregato Università Cattaneo – LIUC; Massimiliano Brugnoletti – Avvocato Studio Brugnoletti&Associati; Giorgio Sacconi – Founder Fairflai/Partner Kopernicana.
Oggi la figura del Provveditore, che fino a qualche tempo fa si stagliava da sola nella filiera degli acquisti, è spesso accompagnata o contrapposta alla figura del Farmacista e dell’Ingegnere clinico. Trovare una quadra e iniziare a fare squadra nel mondo degli acquisti è il tema preso in esame dal tavolo che si è confrontato su: “Acquisti, Farmacia, Ingegneria clinica e direzione strategica. Come questi professionisti possono interagire collaborativamente per raggiungere il risultato?” Moderato da Adriano Leli il panel che ha dialogato su questo tema è stato composto da: Arturo Cavaliere – Presidente SIFO; Carlo Picco – Direttore generale ASL Città di Torino; Sabrina Amerio – Direttore generale IntercentER; Daniela Kozel – Direttore sanitario ASL Verbano-Cusio-Ossola; Andrea Laguardia – Vicepresidente vicario Legacoop Produzione e Servizi; Massimo Fabi – Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. Il cammino di
cooperazione e di dialogo tra queste figure professionali sta iniziando e deve essere portato avanti affinché l’innovazione arrivi sempre più velocemente negli acquisti in Sanità. Tutti i partecipanti hanno raccontato la loro esperienza ed hanno convenuto che per migliorare la qualità degli acquisti sarà strategico fare rete.
La due giorni di Bologna si è chiusa con il plauso di tutti i presenti che nel rivolgere un attestato di stima e gratitudine al Presidente Adriano Leli non hanno potuto far a meno di riconoscere allo staff di Edicom la straordinaria professionalità e l’impegno che hanno impiegato per farci vivere un’esperienza veramente speciale.
Programma definitivo Congresso FARE

