Appalti veloci, arriva il Vademecum ANAC

Arriva il Vademecum Anac per gli affidamenti rapidi durante l’emergenza e nella “fase 2”.

Procedure speditive già previste nel Codice, ma spesso ancora poco note.
Nell’ottica di assicurare celerità alle procedure di affidamento in concomitanza con l’emergenza sanitaria in atto, l’Autorità nazionale anticorruzione ha realizzato un apposito vademecum rivolto alle stazioni appaltanti. L’obiettivo è di fornire alle amministrazioni una ricognizione delle norme attualmente in vigore, non solo per far fronte all’attuale stato emergenziale ma anche in tutte quelle ipotesi in cui si rendano necessarie, in presenza dei presupposti di legge, un’accelerazione o una semplificazione delle gare.
Il Codice dei Contratti, infatti, già contempla diverse misure che consentono il ricorso a procedure rapide anche al di fuori di contesti emergenziali. Spesso, però, poco sono note alle stazioni appaltanti.
Il vademecum approntato dall’Anac è dunque pensato proprio per aiutare le amministrazioni a garantire appalti veloci all’interno della cornice legislativa vigente. Nell’intento di agevolare l’azione delle stazioni appaltanti, il documento contiene inoltre una disamina esplicativa delle principali disposizioni in materia di contratti pubblici adottate nei vari provvedimenti connessi all’emergenza Coronavirus. Pubblicazione di un documento concernente le disposizioni acceleratorie e di semplificazione contenute nel codice dei contratti ed in altre fonti normative. L’Autorità ritiene opportuno fornire un supporto alle stazioni appaltanti nello svolgimento di procedure di affidamento che si rendesse necessario espletare, per far fronte alla difficile situazione di emergenza sanitaria in atto, ma anche in tutte quelle ipotesi in cui sia indispensabile, in presenza dei presupposti di legge, procedere con la massima celerità. Oltre alle norme contenute nel codice dei contratti, d.lgs. n. 50 del 2016, che evidentemente costituisce la base normativa principale, il documento comprende anche un iniziale rifermento alle indicazioni fornite dalla Commissione Europea con la Comunicazione (2020/C 108 I/01) recante “Orientamenti della Commissione europea sull’utilizzo del quadro in materia di appalti pubblici nella situazione di emergenza connessa alla crisi della Covid-19”.
Inoltre, sono state richiamate alcune disposizioni in materia di contratti pubblici contenute nel d.l. n. 18 del 17 marzo 2020 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e nella OCDPC c n. 630 del 3 febbraio 2020 recante “Primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”).
La rassegna si conclude con il richiamo ad alcune previsioni normative, per lo più di natura settoriale, che si prefiggono di raggiungere il medesimo risultato acceleratorio o di semplificazione.
Le stazioni appaltanti sono invitate a tener conto della necessità di assicurare – anche con modalità semplificate e tempistiche compatibili con le circostanze – la massima pubblicità agli atti adottati anche in regime di emergenza.

Fonte ANAC

Condividi