MIT: SI AI CRITERI PREMIALI PER RAGGIUNGERE LA PARITA’ DI GENERE

Con il quesito del 23/06/2025, n. 3636, sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), sono stati chiesti chiarimenti in merito all’applicazione dei criteri premiali volti a favorire la parità di genere.

Risposta aggiornata

L’articolo 108 comma 7 in esame prevede che: “Al fine di promuovere la parità di genere, le Stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese che attestano, anche a mezzo di autocertificazione, il possesso dei requisiti di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198”. Questo è un precetto di carattere generale, che non specifica l’ambito oggettivo di applicazione in termini di tipologia di appalto (lavori, servizi, forniture), lasciando intendere una applicabilità estensiva a tutte le procedure in cui vi sia valutazione dell’offerta con criteri di aggiudicazione diversi dal solo prezzo.

 

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