ANAC: più efficienza nella Pubblica Amministrazione

Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha tenuto il 23 Giugno alla Camera dei deputati la Relazione annuale dell’attività dell’Autorità Anticorruzione al Parlamento. Tra i temi affrontati la lotta alla corruzione attraverso le tecnologie informatiche, i controlli digitali preventivi e l’incrocio dei dati; la necessità di maggiore semplificazione e trasparenza nella Pubblica amministrazione; la richiesta di efficienza negli acquisti pubblici in Italia riducendo e qualificando le stazioni appaltanti.

Riforma delle stazioni appaltanti

“Una maggiore efficienza e modernizzazione del sistema degli appalti in Italia resta, però, imprescindibile senza una profonda riforma e qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, che è peraltro uno degli obiettivi strategici nel Pnrr. Tra le cause di inefficienza e di sprechi di risorse pubbliche, nonché di possibile corruzione, vi è senza dubbio la scarsa professionalizzazione di chi acquista, e l’eccessiva dispersione dei soggetti acquirenti in un numero altissimo e non funzionali di stazioni acquirenti.

Anac ha individuato i criteri per la qualificazione delle stazioni appaltanti, delineando aspetti di qualità, efficienza, professionalizzazione, che portino ad un accorpamento della domanda, e ad una riduzione conseguente del loro numero. In sostanza, chi è in grado di fare acquisti per dimensioni e capacità professionali, procederà ad acquistare.

Gli altri saranno spinti ad accorparsi, o a rivolgersi a quelle in grado di farlo. Oggi in Italia esistono più di 39.000 stazioni appaltanti e centrali di committenza, con oltre 100.000 centri di spesa, dove ciascuno bandisce gare e gestisce appalti, pur senza averne le competenze economiche, informatiche e dimensioni operative di scala per spuntare prezzi favorevoli e svolgere le gare al meglio per l’interesse pubblico.

ANAC – Presentazione della Relazione annuale 2022 su attività 2021

ANAC – Relazione annuale 2022 su attività 2021 – Relazione

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