AREA, Claudio Amoroso confermato Presidente dell’associazione

L’associazione della FARE AREA, conferma come suo Presidente, Claudio Amoroso. L’elezione è avvenuta il 5 luglio, a latere del Convegno svoltosi a Pescara, nell’Auditorium della Fondazione del museo delle genti d’Abruzzo, dal tema: “Come l’evoluzione della normativa, della giurisprudenza e della prassi influenza gli appalti nella fornitura di beni e servizi”. Questa volta sono stati nominati due vice Presidenti: Michela D’Amico per la Regione Abruzzo e Rosa Vergalito per la Regione Molise. Il nuovo Consiglio direttivo è invece formato da: Vittorio D’Ambrosio, Pierluigi Galassi, Domenico Lori e Vilma Rosa. Rinnovato anche il Collegio dei Sindaci che risulta ora composto da Gabrielina Carpenito, Lorena Lattanzi, e Cristiana Sardellone. Segretario – Tesoriere è stata nominata Alessandra Di Pillo.

Il convegno, che ha visto l’affluenza di moltissime persone, nonostante la nuova ondata di Omicron, ha voluto porre l’accento della discussione sulla normativa emergenziale e quella legata principalmente ai decreti semplificazioni ed al PNRR per verificarne la concreta applicabilità e fornire suggerimenti a chi poi concretamente deve utilizzarla. A parlarne è stato l’Avvocato Andrea Stefanelli, del Foro di Bologna che ha animato un vivace dibattito sulle soluzioni sostenibili nella  revisione dei prezzi relativamente alla fornitura di beni e servizi e sulla difficoltà applicativa dell’affidamento diretto da parte del RUP che, come al solito, si trova solo nell’assumere decisioni e,  a fronte di una presunta libertà di scelta, dovendo fare i conti con l’applicazione di tutti i principi comunitari, non ultimo quello della rotazione (ma l’affidabilità del fornitore non dovrebbe rappresentare uno degli elementi motivazionali!).

La seconda sessione del Convegno ha messo in campo gli strumenti e le procedure per acquisti flessibili e di qualità per farmaci e dispositivi. Hanno partecipato alla discussione tre relatori: l’Avv. Donato Cavallo, socio da tempo della FARE, in qualità di Direttore della Centrale acquisti della Regione Abruzzo. Con il suo lavoro, Cavallo, ha affrontato il tema della programmazione delle prossime gare evidenziando come, per una buona riuscita delle procedure, oltre a disporre di una propria piattaforma telematica che si adegui alle esigenze soggettive, occorre aprire un dialogo costante con il mercato attraverso le consultazioni e con gli stakeholder destinatari dei prodotti e servizi oggetto di gara. A seguire l’intervento del Dott. Fausto Bartolini, Direttore del Dipartimento dell’Assistenza Farmaceutica della USL Umbria 2, che, ha riportato ai presenti, l’esperienza vissuta con la Centrale Umbria Salute sulla valorizzazione della qualità in una procedura di acquisto farmaci. La relazione è risultata preziosa perché, oltre alla dovizia di informazioni sui parametri qualitativi utilizzati, ha mostrato il lavoro a consuntivo effettuato dalla LIUC Università Cattaneo di Castellanza (VA) che ha messo a confronto i risultati della gara nella quale è stato utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa a fronte di altre gare analoghe per le quali di norma viene utilizzato il criterio del minor prezzo. Il confronto ha evidenziato un maggior beneficio, anche di ordine economico, nella gara dove è stato utilizzato il parametro qualità-prezzo.

A concludere questa parte del convegno la relazione della Dottoressa Donella Racheli, Direttore dell’Area Farmaci Diagnostici e Dispositivi medici di ESTAR, che ha condiviso le esperienze messe in atto per alcune tipologie di dispositivi, c.d. maturi, laddove si è passati dalla valutazione di qualità dei prodotti a quella del beneficio terapeutico (es. reti chirurgiche, stent carotidei…). In definitiva si è passati a una valutazione di esito, con l’aggiunta del coinvolgimento del fornitore nel rischio, in caso di insuccesso dell’esito. Importante per il buon esito della procedura è mettere in atto dei registri di monitoraggio che documentino i risultati attesi E’ stato evidenziato che l’applicazione della metodica del value based procurement rappresenta una sfida per il procurement pubblico. A margine dell’intervento va evidenziato che la Centrale Toscana è ben supportata da una struttura efficiente di HTA le cui indicazioni vengono recepite dal Governo regionale e quindi sostengono anche le Centrali nel mettere in atto nuove formule acquisitive nell’interesse del paziente.

 

 

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