Arrivano i CAM per le forniture e il noleggio di prodotti tessili

Entrerà in vigore dal 12 settembre 2021 il Decreto del Ministero della Transizione ecologica (MiTE) “Adozione dei criteri ambientali minimi per forniture e noleggio di prodotti tessili, ivi inclusi mascherine filtranti, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale nonché servizio integrato di ritiro, restyling e finissaggio dei prodotti tessili”.
Tale decreto abrogherà quello dell’11 gennaio 2017 del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Nel decreto del MiTE vengono elencati i Criteri Ambientali Minimi (CAM), da applicare nei contratti per le forniture di prodotti tessili, a cui dovranno attenersi le PA nelle procedure di acquisto di beni e servizi.
Va ricordato infatti, che le stazioni appaltanti devono lavorare non dimenticando mai gli obiettivi ambientali previsti dal «Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione». Ora, dal 12 settembre, le PA dovranno obbligatoriamente inserire nella documentazione di gara, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto.
Nel documento viene preso in esame anche l’inquinamento prodotto dalla diffusione delle mascherine monouso utilizzate per la protezione individuale durante la pandemia da Covid 19.
A tal proposito viene fatta espressa richiesta affinché i dispositivi in esame possano acquistare a breve, caratteristiche di riutilizzabilità magari portandoli sul mercato confezionati con materiale riciclabile o biodegradabile. Vengono inoltre fornite specifiche tecniche per la definizione e il riconoscimento dei prodotti tessili. Questi devono essere composti almeno per l’80% da fibre tessili se parliamo di: abbigliamento e accessori, prodotti tessili per uso in ambienti interni e per stoffe e articoli tessili destinati all’uso in ambienti esterni.
Riguardo alle specifiche tecniche per la fornitura e il noleggio di prodotti tessili vengono menzionati: la restrizione di sostanze chimiche pericolose, la durabilità, la riutilizzabilità della biancheria da letto e da tavola, l’etichetta per la manutenzione ed infine gli imballaggi.

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