Grande successo di partecipanti al Convegno sul nuovo Codice dei contratti organizzato dall’AREA

Lo scorso 19 dicembre si è tenuto presso l’Auditorium Petruzzi (Museo delle Genti d’Abruzzo) un convegno organizzato dall’AREA (Associazione Regionale Economi Abruzzo e Molise) e dalla Fare, con il patrocinio della Centrale Unica di Acquisti della Regione Abruzzo- ARIC, sullo schema del codice dei contratti pubblici recentemente licenziato dal Consiglio di Stato ed approvato dal Consiglio dei Ministri in data 16 dicembre.

Alla mattinata di studio hanno partecipato in qualità di relatori il dott. Claudio Contessa, presidente della VII sezione del Consiglio di Stato e l’Avv. Alessandro Di Sciascio, avvocato amministrativista del Foro di Chieti. I lavori, che hanno interessato tutta la numerosa platea presente (funzionari, dirigenti, provveditori delle Aziende Sanitarie Abruzzesi e Molisane e Pugliesi, ingegneri, farmacisti, avvocati ed operatori economici) sono stati aperti dal dott. Claudio Amoroso, Presidente dell’AREA che ha messo in evidenza innanzitutto la tempestività nella data dell’evento avvenuta appena dopo circa 48 ore dall’approvazione governativa al nuovo Codice dei contratti, un vero e proprio scoop, oltre allo spessore dei relatori, tra i quali il Dott. Contessa, componente della Commissione mista del Consiglio di Stato che ha partecipato alla predisposizione del documento. La soddisfazione del Presidente per l’ottima riuscita del Convegno è stata confermata dalla presenza di un nutrito gruppo di colleghi provenienti dalla Puglia tra i quali il Presidente dell’AEP&L Dott. Giuseppe Nuzzolese, oltre a funzionari dell’ARES.

Il dott. Contessa ha schematizzato il suo intervento in tre sezioni ed in particolare ha trattato i lavori preparatori allo schema legislativo proposto dal Consiglio di Stato e l’evoluzione normativa antecedente alle nuove proposte di norme in materia di contratti pubblici. Nella seconda sezione il relatore ha analizzato i principali istituti del nuovo codice dei contratti, ha sottolineato come la normativa licenziata ha tenuto presente tutti i precedenti della giurisprudenza in materia e come il Consiglio di Stato abbia cercato di semplificare le norme così da rendere lo strumento legislativo di immediata applicazione ed eliminare, ove possibile, interpretazioni discordanti e contenzioso.  Nella terza sezione del suo intervento, il dott. Contessa ha analizzato i leading cases della giurisprudenza amministrativa per fare il punto sullo stato dell’arte degli istituti sottesi ai precedenti giurisprudenziali.  Tra i precedenti citati, quello che più ha interessato, l’uditorio era inerente la responsabilità pre-contrattuale, per violazione del legittimo affidamento, della stazione appaltante in caso di aggiudicazione dichiarata illegittima successivamente.

La relazione dell’Avv. Di Sciascio ha trattato un tema di grande attualità nel diritto dei contratti pubblici ovvero sia i principi di infungibilità ed equivalenza alla luce dei più recenti approdi della giurisprudenza amministrativa.  Il Relatore, dopo aver enucleato la normativa comunitaria e nazionale in materia ha delineato i confini di tali principi alla luce degli arresti giurisprudenziali, in particolare, emessi dai giudici sedenti a Palazzo Spada. L’infungibilità e l’equivalenza non trovando ancoraggio in rerum natura, sono stati creati dal sistema normativa e, pertanto, l’opera valutativa discrezionale della stazione appaltante diviene insopprimibile. Le decisioni assunte dalla pubblica amministrazione procedente, pertanto, devono essere sempre rispettose del mercato e della parità di condizioni tra i concorrenti nel rispetto del diritto comunitario dei contratti pubblici. Unica eccezione a tale regola è data dall’acquisto di un determinato bene e/o servizio da parte della stazione appaltante che secondo la stessa amministrazione non può essere individuato in un mercato di riferimento e di conseguenza è unico e può essere acquistato senza una selezione competitiva tra operatori economici.

All’evento di studio hanno presenziato e partecipato anche i magistrati del Tar Abruzzo Pescara in particolare il suo Presidente dott. Paolo Passoni, e la cons. dott.ssa Renata Ianigro.

 

Avv. Alessandro Di Sciascio, Dott. Claudio Amoroso

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