Dalla Legge 190/2012 in poi, la Pubblica Amministrazione italiana ha intrapreso un percorso di cambiamento culturale e organizzativo, basato su trasparenza, prevenzione della corruzione e integrità. Il Codice di Comportamento è diventato uno strumento chiave in questo processo, definendo valori, doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici, non solo nel contesto lavorativo ma anche nella sfera privata.
Tra le principali novità normative:
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Regole sull’uso corretto di tecnologie e social media, per evitare danni all’immagine della PA.
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Limiti all’utilizzo degli account personali e istituzionali, con obbligo di firma e responsabilità sui contenuti.
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Formazione obbligatoria sull’etica pubblica, non solo informativa ma valoriale, per favorire l’interiorizzazione dei principi di integrità.
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Ampliamento dei doveri dei dirigenti, con attenzione a benessere organizzativo, inclusione e clima collaborativo.
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Focus sulla soddisfazione dell’utente, con precetti su cortesia, correttezza e chiarezza nelle comunicazioni.
Leggi l’intero articolo, pubblicato su TEME 3/4 2025, di Paola Bardasi – Direttore Generale Azienda Usl di Piacenza e Alberto Fabbri – Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza Azienda Usl di Ferrara dove si sottolinea anche l’importanza di un linguaggio chiaro e comprensibile, e si propone ulteriori spunti per un miglioramento futuro, soprattutto in tema di trasparenza nei rapporti con i portatori di interesse e sinergia con l’antiriciclaggio.