Partecipazione civica in Sanità, il progetto di CittadinanzAttiva

Abbattere le barriere e rafforzare l’empowerment dei cittadini. Con questo obiettivo CittadinanzAttiva ha promosso il progetto “Consultazione sulla partecipazione in sanità”.

CittadinanzAttiva da sempre è impegnata nella diffusione e implementazione della partecipazione civica, considerando necessario per la tutela dei diritti dei singoli e della collettività il confronto fra cittadini e istituzioni, al fine di progettare insieme soluzioni, auspicabilmente condivise, ai problemi. Tuttavia, esistono ancora barriere che impediscono ai cittadini di apportare contributi alle diverse fasi di cui si compone il ciclo delle politiche pubbliche. Ecco allora il perché di questo contributo.

Il documento costituisce il risultato della Consultazione sulla partecipazione civica in sanità che si è tenuta il 30 e 31 gennaio 2019 a Roma, presso la Luiss EnLabs, e ha coinvolto circa 100 stakeholder: istituzioni e operatori del mondo sanitario, studiosi, esperti, cittadini. Durante questo evento i partecipanti – supportati da facilitatori professionisti della Scuola Facilitatori – hanno lavorato in gruppi e in plenaria sulla base dell’approccio metodologico proposto, arrivando a condividere una Matrice per la qualità delle pratiche partecipative appositamente elaborata. Nello specifico, il contributo loro richiesto è stato di integrare ed emendare un indice di rischi alla effettività della partecipazione civica in sanità e di individuare le possibili opportune azioni di minimizzazione di tali rischi.

Il documento finale è diviso in quattro parti. La prima parte mira a inquadrare il lavoro, definendo il concetto di partecipazione. Le altre tre entrano nel vivo dell’approccio proposto, presentando le quattro dimensioni della matrice che qualificano la partecipazione civica e offrono, con il contributo dei partecipanti alla Consultazione, un indice di rischi riguardanti il coinvolgimento dei cittadini, singoli o attivisti di organizzazioni civiche, una serie di azioni di minimizzazione di quei rischi e la proposta di una Matrice per la qualità delle pratiche partecipative.

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