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50 anni di teme TEME arriva nel Lazio La rivista TEME, nel 1993, inizia ad essere editata nel Lazio, dove l’A.E.L. prende con la FARE l’impegno di assicurare almeno sei uscite annuali. Il lavoro e la dedizione dell’Associazione laziale permetteranno però di garantire, sin dall’inizio, 10 uscite, ogni anno. L’A.E.L., non aveva una fisionomia giuridica che le consentisse di porsi come editore, per questo si decise di fondare un’associazione denominata AssoAel, registrata al tribunale di Viterbo, il 27 aprile 1993, capace di espletare tale mansione. Il primo direttore responsabile scelto dall’AEL, è stato Crescenzio Mannarelli, che ha portato avanti il suo lavoro fino a quando, nel 2008, ha lasciato il suo posto a Marco Boni. Riportiamo di seguito lo scambio epistolare, apparso sul primo numero della nuova edizione, tra il Direttore Giordano Sanfelici che lasciava l’incarico, e Crescenzio Mannarelli che lo accettava. Nel tempo, la gestione Assoael ha saputo mantenere il passo con tutte le innovazioni suggerite dalla comunicazione tanto che, oltre ad un’attenzione sempre maggiore alla qualità della rivista, ha saputo anche fornire un qualificato lavoro di ufficio stampa alla Federazione. Così, se pur forse vittima della profezia Maya, l’attuale gestione degli organi di comunicazione, benché fiaccata dalla crisi che ha investito anche il settore sanitario, ha saputo garantire sempre e comunque la voce di TEME in attesa che la Federazione, fin troppo fiduciosa della conduzione dell’associazione AEL, individui la maniera di reagire affinché Teme possa mantenere il suo ruolo attivo, di informatore e formatore di tutti coloro che fanno acquisti in sanità. Caro Direttore, il testimone, che mi auguravo potesse essere accettato da altre forze più giovani e fresche, affinché “TEME” non dovesse morire , per non dover relegare nel silenzio trentun anni di attività di una federazione che ha vissuto e vive grazie allo spirito di sacrificio ed alla volontà di operare dei suoi dirigenti, sono lieto sia stato accettato e recepito dall’associazione del Lazio. Sono certo che attorno a “TEME” si riformerà un dinamismo di proposte e di iniziative editoriali che non mancheran- no, certo, di maggiormente rilevare ed innalzare questa categoria di operatori che nel ramo Sanità rappresenta certamente una delle travi portanti. Anche se abbiamo rinunciato alla conduzione di “TEME” presa da zero e portata avanti per otto anni, vogliamo ugualmente, caro nuovo Direttore, farti presente che siamo disponibili alla massima collaborazione anche per quel salto di qualità che ci eravamo proposti di fare e che a causa di tante difficoltà non abbiamo potuto attuare. Auguro a te, che hai ripreso il prosieguo di “TEME” ogni migliore riuscita affinché i nostri cari colleghi fon- datori BONINI, FERETTI e FONTANELLI, che purtroppo non sono più tra noi, siano ancora e maggiormente orgogliosi della loro iniziativa, con l’opera compiuta. Giordano Sanfelici Caro Giordano, con poche battute hai saputo sintetizzare lo spirito di TEME e soprattutto mi hai colpito per i nobili sentimenti espressi. Credo che tutti i colleghi ti debbano moltissimo, almeno per tre motivi. Primo, perché hai avuto il corag- gio di prenderti la responsabilità di TEME in un momento difficile,”presa da zero”, con pochissimi aiuti, “nave senza nocchiero in gran tempesta”. Secondo, perché con incredibile forza, caparbietà, sacrificio, l’hai gestita praticamente da solo e questo l’abbiamo riscontrato noi dell’AEL nel ricevere da te le consegne. Terzo, perché lasci la Rivista in ottima salute e di questo la FARE, ed in particolare l’AEL, te ne sono grati. E il tuo attaccamento a TEME è veramente forte, tanto che desideri collaborare ancora per la riuscita della nostra Rivista: questo va a tuo onore. Sento di dirti un grazie di tutto cuore, ma non un addio o un arrivederci:TEME sarà ancora per te un impegno, nel modo che tu sai affrontare. Crescenzio Mannarelli 40 TEME 11/12.12