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editoriale Il ministero della Salute fa da apripista per la fatturazione elettronica E’ partita la fatturazione elettronica che ha come obiettivi quello di semplificare i Alessandro Anzellini Presidente Ael rapporti delle imprese con la pubblica amministrazione e quello di ridurre i tempi di pagamento nei confronti dei creditori della PA. La prima fattura elettronica è stata emessa dal ministero della Salute che ha tagliato per primo, e in largo anticipo, un traguardo così importante. Ora, dopo il buon esito di questa prima emissione, il ministero sta provvedendo a concordare con i singoli fornitori altre per accelerare l’intera messa a regime del decreto. La fattura elettronica emessa in formato XML (eXtensible Markup Language) e trasmessa attraverso il Sistema di Interscambio SdI, ha lo stesso valore legale di quella cartacea ma presenta nuove caratteristiche di sicurezza. E’ stato l’art. 1, commi 209-214 della Finanziaria 2008, modificato dal D.L. n. 201/2011, a introdurre l’obbligo di emissione, trasmissione, conservazione e archiviazione delle fatture emesse nei rapporti con le Amministrazioni dello Stato esclusivamente in forma elettronica. Tale provvedimento, entrato in vigore il 6 giugno 2013 stabilisce che a data 6 giugno 2014 la fatturazione elettronica dovrà divenire obbligatoria nei confronti di ministeri, Agenzie fiscali ed enti previdenziali, e dal 6 giugno 2015 lo diverrà per tutte le restanti amministrazioni. Potranno beneficiare del nuovo servizio di fatturazione elettronica tutte le PMI abilitate al Mercato Elettronico della PA (MEPA). Studi hanno dimostrato che i costi di emissione, invio e archiviazione verranno ridotti, con questo procedimento, enormemente, cioè circa del 90% sia da parte dell’emittente che del destinatario grazie all’immediatezza dei processi di emissione e di ricezione e all’eliminazione degli errori di generazione e contabilizzazione delle fatture. Il servizio è totalmente gratuito. Il nuovo procedimento si inserisce nel quadro di una più ampia azione orientata alla digitalizzazione di tutte le fasi di esecuzione degli appalti pubblici che, come ha sottolineato in una nota il ministero dell’Economia e Finanza: “(..) rappresenta uno dei tre pilastri per l’attuazione dell’Agenda digitale”. Nel 2013 gli utilizzatori del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione sono stati oltre 24.000 tra i funzionari pubblici che, insieme ai 21.000 fornitori della PA, hanno sviluppato un volume di acquisti pari a circa 900 milioni di euro, concludendo on line più di 335.000 contratti. Per aderire al nuovo procedimento e poter così inviare e ricevere fatture elettroniche è indispensabile l’utilizzo della firma digitale, tra l’altro già necessaria nelle attività del MEPA perché in grado di garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto del documento. Per inviare al Sistema di Interscambio le fatture elettroniche e i file di archiviazione è necessario attuare le operazioni riportate nel Decreto Ministeriale 3 aprile 2013 numero 55, contenente appunto il regolamento attuativo. TEME 1/2.14 3