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editoriale Il vento sta cambiando “Efficienza e trasparenza nel settore sanitario dipendono anche dalla specificità professionale Marco Boni degli economi e dei provveditori. Abbiamo trascurato per troppo tempo questa evidenza, alimentando così forti elementi di criticità, sia per quanto riguarda l’appropriatezza negli approvvigionamenti, sia per quanto riguarda il verificarsi di fenomeni corruttivi che interessano il settore e, in particolare, gli acquisti in sanità”. Ed ancora: “La centralizzazione degli acquisti sortirà gli effetti sperati se la responsabilità delle centrali di acquisto sarà affidata a professionisti preparati e in grado di garantire il possesso di requisiti e di competenze altamente qualificate e certificate” Sono parole di Francesco Bevere, Direttore Generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Luigi Ferrara, Presidente Consip, sostiene che “La formazione degli addetti agli approvvigionamenti merita un’attenzione particolare. In considerazione della continua evoluzione della legislazione e delle tecnologie, per far sì che la capacità tecnico-culturale di coloro che procedono agli acquisti sia sempre adeguata rispetto ai compiti che sono chiamati a svolgere, è opportuno prevedere una serie di misure, che possono andare dal riconoscimento della figura professionale degli acquirenti, attraverso l’istituzione di una certificazione, all’investimento in formazione permanente.” Il DDL di Delega al Governo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e la riscrittura del Codice degli appalti prevede la “razionalizzazione delle procedure di spesa attraverso l’applicazione di criteri di qualità, efficienza, professionalizzazione delle stazioni appaltanti, prevedendo la riorganizzazione delle funzioni delle stazioni appaltanti da indirizzare sulle fasi di programmazione e controllo, nonché prevedendo l’introduzione di un apposito sistema, gestito dall’ANAC, di qualificazione delle medesime stazioni appaltanti, teso a valutarne l’effettiva capacità tecnica e organizzativa, sulla base di parametri obiettivi”. Sono, quelli sopra richiamati, alcuni autorevoli segnali che il vento sta cambiando. Dopo 46 anni dalla promulgazione della legge istitutiva degli Enti Ospedalieri, che per la prima e unica volta tipizzava le funzioni del Provveditore e dell’Economo nella sanità pubblica, disegnando percorsi professionali ed accessi agli impieghi mirati, nel sistema si stanno oggi creando le basi per la formalizzazione della professione di buyer pubblico del terzo millennio. Se una di queste basi è la formazione, la prevista formazione mirata istituzionalizzata (Agenas) – cui la FARE è stata chiamata a contribuire – deve avere contenuti coerenti la professione. Per la loro individuazione i provveditori economi possono e devono mettere a disposizione l’esclusivo patrimonio esperienziale e di cultura specifica maturata. Ma lo sbocco naturale e conseguente di un percorso formativo pubblico è un titolo, cioè un riconoscimento formale di competenze acquisite, quindi formalmente spendibile nel mercato del lavoro. Per altro verso, la capacità tecnica e organizzativa che deve qualificare le stazioni appaltanti, affinchè esse possano competere nel mercato del procurement pubblico, come prevederà la legge, dipende dalla professionalità di azione che sono in grado di esprimere. Dovranno quindi necessariamente avvalersi di risorse professionali certificate. Appare quindi evidente oggi una coerenza di intenti volta alla costruzione di una figura professionale di buyer pubblico. Promana dalle Istituzioni e non è archiviabile, come in passato, come rivendicazione corporativa di una categoria. Per comprare bene, per fare spending review, occorre essere bravi compratori, cioè professionisti dell’acquisto. Finalmente, chi di dovere, se ne è accorto. L’occasione che si prefigura oggi per la (ri)professionalizzazione del provveditore economo potrebbe essere irripetibile, almeno per il medio periodo, e non può essere sprecata. Il processo di costruzione del professionista dell’acquisto va strutturato, alimentato e presidiato. Alla base del processo sta necessariamente la progettazione del profilo professionale - la “job description” - del buyer pubblico di sistema. Un lavoro urgente per la FARE. TEME 9/10.15 3