Pharma: le regioni approvano… il documento del 5 maggio

Le Regioni hanno approvato lo scorso 5 maggio un documento in otto punti sulla governance della farmaceutica da sottoporre al Governo in vista del Tavolo per la riforma del farmaceutico.  “Ci stiamo attrezzando per riprendere il confronto con il Governo sulla farmaceutica. Era stato istituito alcuni mesi fa un tavolo per la definizione del payback: “Abbiamo ritenuto di richiedere questo confronto al Governo per concludere il contenzioso e per puntare alla governance per il futuro. Ci poniamo un problema di contenimento della spesa farmaceutica che sta crescendo molto e di introdurre anche in questo settore i criteri della concorrenza”, ha spiegato il coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni Antonio Saitta. Nella governance dei farmaci “deve esserci una relazione tra prezzo e volume dei farmaci richiesti e una maggiore concorrenza”, ha detto. I Presidenti manderanno al governo una lettera per chiedere di “riprendere presto il confronto”. Per quanto riguarda la classificazione dei farmaci innovativi “occorre introdurre elementi anche scientifici e non solo economici”, ha aggiunto l”Assessore, osservando che occorre “una relazione tra il prezzo e il volume dei farmaci richiesti”.

L’incremento della spesa farmaceutica rende il sistema difficilmente in grado di essere compatibile con le risorse attualmente disponibili. Di qui la necessità, da parte delle Regioni, di esaminare i principali aumenti della spesa farmaceutica, che sono dovuti: agli elevati prezzi dei farmaci soprattutto nell’area oncologica e dei farmaci impiegati nelle malattie rare; gli schemi terapeutici che associano più farmaci ad alto costo con conseguente raddoppio della spesa; l’invecchiamento della popolazione; la cronicizzazione dei pazienti in trattamento e fenomeni di non appropriatezza prescrittiva generati dal pressante marketing dell’industria farmaceutica.

Si chiedono una serie di interventi: innanzitutto che vengano definiti nuovi criteri scientifici per attribuire il requisito di innovatività e i vantaggi a cui accede il farmaco che viene classificato come innovativo. Poiché ottenere il requisito di innovativo si traduce in un beneficio per l’azienda farmaceutica e un maggior costo per il Servizio sanitario nazionale – fanno notare i presidenti delle Regioni – è necessario che le fasce di innovatività, i criteri di attribuzione e i benefici che ne derivano per le aziende vengano stabiliti a livello normativo e non lasciati alla discrezionalità della Commissione tecnico scientifica. Inoltre le Regioni evidenziano l’opportunità di introdurre, anche nel mercato farmaceutico, elementi di concorrenzialità fra le aziende produttrici; chiedono la rivisitazione del sistema dei registri introdotti dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per i medicinali ad alto costo e una procedura di contrattazione tra prezzo e volume: non può avere lo stesso prezzo un farmaco di cui aumenta la quantità prodotta e utilizzata.

proposte regioni

sintesi

La fonte dei documenti è Sanità24

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