Farmaceutica, alleanza tricolore

Nel mondo del farmaco arriva un’alleanza tutta “made in Italy”: la divisione Farma del gruppo Bracco è infatti entrata a far parte del gruppo Dompè. L’accordo, reso noto nei giorni scorsi (anche se non ne sono stati divulgati i dettagli economici), prevede una cessione di ramo d’azienda che permetterà a Bracco di focalizzarsi sul core business Imaging. La divisione farmaceutica di Bracco, per la quale nel 2016 è atteso un fatturato di circa 80 milioni di euro – pari al 6% del giro d’affari del gruppo – opera sul mercato italiano con prodotti che includono sia farmaci etici appartenenti ai principali settori terapeutici (gastrointestinale, neurologico, endocrinologico e cardiovascolare) sia farmaci da banco e integratori, con alcuni brand molto noti. Bracco ha centri di ricerca a Colleretto Giacosa (Torino), Ginevra (Svizzera), Minneapolis e Princeton (Usa). Offre mezzi di contrasto e soluzioni per tutte le modalità diagnostiche: raggi X (inclusa la tomografia computerizzata-Tc), risonanza magnetica (Mri), ultrasuoni (Us) e medicina nucleare (Ni). L’offerta Bracco si completa con i dispositivi medicali avanzati, e con i sistemi per la somministrazione automatizzata di mezzi di contrasto per procedure in ambito cardiovascolare attraverso la sua controllata statunitense Acist. Dompé, azienda biofarmaceutica fondata nel 1940 a Milano, è presente anche a Napoli con un segmento Ricerca & Sviluppo, e a L’Aquila con un polo di produzione e R&S. Il gruppo ha inoltre sedi attive in Europa e negli Stati Uniti. Oltre a portare avanti progetti di ricerca in ambito biotecnologico, Dompé è una realtà riconosciuta nell’ambito della Primary Care e dell’automedicazione. Aree chiave la respiratoria e il dolore-infiammazione, per le quali offre soluzioni tra le più utilizzate in Italia. Il portfolio prodotti è commercializzato in oltre 40 Paesi del mondo.

 

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