In sanità la rivoluzione è digitale

Uno dei “mantra” più ripetuti negli ultimi tempi, su tutti i tavoli in cui si parla di nuovi scenari in sanità, è quello della digitalizzazione: digitalizzazione sfida del futuro, digitalizzazione occasione di risparmio, digitalizzazione per sburocratizzare, digitalizzazione contro i tagli lineari e chi più ne ha più ne metta. Ma cosa vuole dire veramente “digitalizzare”? E soprattutto, che cosa bolle già nella pentola del futuro “sanitario”? Iniziamo con il dire che il processo di rinnovamento della medicina attraverso la digitalizzazione, sta interessando tutti gli aspetti della gestione della salute: dall’organizzazione delle procedure al Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse) che sta esordendo proprio in questi giorni in Italia per la felicità di milioni di cittadini-utenti, dal monitoraggio costante del nostro stato di salute ai farmaci. Di recente la Food and Drug Administration (Fda), ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici, ha approvato dispositivi all’avanguardia come un reggiseno intelligente in grado di allertare chi lo indossa sui rischi di tumore al seno, sensori ingeribili o pastiglie stampate in 3D. E sono solo alcuni degli innumerevoli esempi. Intanto Apple e Ibm stanno portando avanti progetti per una banca dati sanitaria aggiornabile in tempo reale attraverso le informazioni fornite dai device dei cittadini stessi. (fonte: Nòva24). Se poi ci concentriamo sui farmaci, scopriamo che tutte le big del mercato stanno investendo fior di milioni in questa direzione, almeno stando agli ultimi dati IMS – Institute for healthcare informatics: si parla di software che ottimizzano i flussi di lavoro, di programmi di monitoraggio dello stato di salute, di app per i piani di cura di test diagnostici mirati a riconoscere rapidamente i batteri che provocano infezioni, di dispositivi diagnostici portatili, di gestione di dati sanitari e di database di informazionicliniche. Ma uno dei fronti che appaiono più interessanti è quello della messa a punto di farmaci “personalizzati” sulla base della mappa genetica di ogni individuo. Già si parla di “medicina di precisione” e di potenzialità rivoluzionarie.

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