Il Policlinico Sant’Orsola di Bologna ha inaugurato un’importante fase di digitalizzazione delle attività sanitarie in Italia, diventando la prima struttura pubblica a introdurre la firma elettronica per certificare servizi e consegne. Questa innovazione coinvolge l’utilizzo del badge aziendale e della tecnologia Rfid, consentendo la certificazione di oltre 300.000 processi all’anno, che vanno dalle pulizie al trasporto di farmaci e pazienti.
A partire da febbraio, la firma elettronica è affidata al semplice passaggio del badge aziendale attraverso la tecnologia Rfid. Questo nuovo metodo non solo accelera i processi aziendali, risparmiando oltre 600 ore all’anno, ma migliora anche la tracciabilità, identificando chiaramente il firmatario e l’orario dei servizi.
L’implementazione del sistema ha registrato risultati promettenti, coprendo il 16% dei processi già a luglio e superando l’86% a fine dicembre. Con picchi del 94% nel trasporto pazienti e del 96% nelle sanificazioni, la firma elettronica rappresenta una svolta significativa nell’ottimizzazione delle attività sanitarie.
Diego Lauritano, Direttore Gestione Servizi e Operation dell’Irccs Aou di Bologna-Policlinico di Sant’Orsola, ha commentato che l’utilizzo del badge aziendale per la conferma dei processi è una “piccola rivoluzione copernicana”, offrendo un dato più affidabile e migliorando l’efficienza nell’esecuzione dei servizi.
Questa transizione verso la firma elettronica rappresenta un progresso tangibile verso l’efficienza e la trasparenza nel settore sanitario, consentendo un monitoraggio più accurato dell’attività svolta dai partner responsabili dei servizi di supporto.
Fonte Sanità 24 – Il Sole 24 ore