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editoriale Il “Paradiso del compratore” Al momento, in materia di acquisto di beni e servizi, non sono compiutamente Marco Boni Direttore TEME prefigurabili gli effetti concreti del ciclone normativo rappresentato dalle norme di spending review. Sicuramente, la legge n. 135/2012 pone i presupposti per uno sconquasso generale dell’organizzazione degli approvvigionamenti delle aziende sanitarie, sino a minare – in prospettiva - la stessa sopravvivenza dei provveditorati aziendali e delle unioni di acquisto. Una dirompente rivoluzione o l’ennesimo bluff normativo, per la ordinaria caren- za di presupposti operativi? Vedremo. C’è amarezza tra i provveditori per la prima parte del provvedimento, quella che impone la rinegoziazione dei con- tratti. L’avessero saputo prima che si poteva fare strame delle norme comunita- rie, “rinegoziando” impunemente con gli aggiudicatari, i Provveditori avrebbero chiesto l’abbassamento dei prezzi di contratto e/o la modifica delle prestazioni, senza bisogno di ordini superiori. Invece, per non averlo fatto, ora passano da incapaci, e il Grande Risanatore ride. Le norme di spending review certificano anche che la “rete” è il “paradiso del compratore” dove a prezzo zero si compra il meglio. Tutto deve svolgersi on line, con gli strumenti telematici di Consip o delle centrali regionali. Quindi, acqui- sti disposti dalle aziende sanitarie, ma opportunamente “filtrati”, indirizzati e sorvegliati, non si sa mai. Non è dato sapere se il legislatore che ha redatto il provvedimento ne è a conoscenza, ma si tratta di almeno 45.000 procedure/ anno (dati AVCP 2011). Considerate anche le responsabilità connesse alla non applicazione della norma, suggeriamo, se ancora non si è cominciato a farlo, di richiedere per tutti gli acquisti soggetti a bando di gara che fanno riferimento alle categorie merceologiche del mercato elettronico le prestazioni della Consip o delle Centrali regionali, ove costituite, come prevede la legge. Precisando, ovviamente, ad ogni effetto di responsabilità, che per assicurare le prestazioni assistenziali i tempi di procedura dovranno essere gli stessi che le aziende sani- tarie avrebbero autonomamente garantito. TEME 9/10.12 3