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pubbliche gare materia di contratti pubblici, stipula- sistema integrato di interventi e ser- re convenzioni con le cooperative che vizi sociali) il cui articolo 5 prevede 5 abbiano quale oggetto attività diver- che gli enti pubblici possano, anche se da quelle socio-sanitarie (dunque: in deroga alla normativa in materia di agricole, industriali, commerciali o di contratti pubblici, stipulare conven- servizi) comunque finalizzate all’inse- zioni con i soggetti del terzo settore rimento lavorativo di persone svan- che svolgano attività inerenti i cd. taggiate (gli invalidi fisici, psichici servizi sociali, laddove con questo ter- e sensoriali, gli ex degenti di istituti mine, ai sensi dall’art. 128 del decreto psichiatrici, i soggetti in trattamen- legislativo 31 marzo 1998, n. 112, si to psichiatrico, i tossicodipendenti, intendano tutte le attività relative gli alcolisti, i minori in età lavorati- alla predisposizione ed erogazione di va in situazioni di difficoltà familia- servizi, gratuiti ed a pagamento, o di re, i condannati ammessi alle misure prestazioni economiche destinate a alternative alla detenzione) purchè rimuovere e superare le situazioni di queste ultime costituiscano almeno bisogno e di difficoltà che la persona il trenta per cento dei lavoratori della umana incontra nel corso della sua cooperativa. vita, escluse soltanto quelle assicu- III. Analogamente avviene nella L. 328/00 rate dal sistema previdenziale e da (Legge quadro per la realizzazione del quello sanitario, nonchè quelle assi- curate in sede di amministrazione della giustizia. In tema di affidamento dei servizi IV. A livello comunitario, il considerando 6 sanitari e socio-sanitari lo Stato n. 28 della direttiva 2004/18/CE pre- vede che poiché i laboratori protetti italiano ha introdotto strumenti ed i programmi di lavoro protetti con- alternativi e/o derogatori per la tribuiscono efficacemente a promuo- vere l’integrazione o la reintegrazio- individuazione dei contraenti privati ne dei disabili nel mercato del lavoro, cui affidare i servizi sia opportuno prevedere che gli Stati membri possano riservare la parteci- 1. Quando si parla di deroghe rispetto alla disciplina prevista per le gare pubbliche si intende dire che vi sono disposizioni specifiche che, a determinati fini, consentono di non utilizzare (o di utilizzare solo in parte) le regole previste nelle disposizioni normative sopra citate. 2. Quella di terzo settore è una definizione atecnica e in una certa misura fuorviante in quanto fa fatica a contenere l’ampiezza e la varietà dei contenuti riconducibili alla materia; la molteplicità delle categorie utilizzabili per cercare di omogeneizzare realtà e soggetti molto differenti tra loro costituisce una caratteristica essenziale. Le categorie più frequentemente utilizzate a titolo ricognitivo sono rappresentate dalle seguenti definizioni: · ente non commerciale (cioè, qualcosa che non svolge attività imprenditoriale): è un riferimento parziale in quanto avente un significato solo da un punto di vista fiscale; · organizzazione non profit (cioè, qualcosa che non persegue il profitto né distribuisce utili): è un riferimento corretto ma anche esso parziale in quanto esse non mirano a una remunerazione dei soggetti (lucro soggettivo) che le compongono ma possono svolgere attività rivolte a un lucro oggettivo; · ONLUS (cioè, una definizione finalistica rispetto all’utilità sociale): è un riferimento anche esso del tutto parziale. A mio avviso, la definizione migliore da utilizzare per classificare queste organizzazioni è quella di “soggetti del terzo settore” (cioè, qualco- sa di diverso dal pubblico e dal privato); questo termine, pur essendo un riferimento anch’esso fuorviante in quanto la dicitura <> richiama lo svolgimento di attività omogenee che stride con la realtà, è forse quello che più di ogni altro ha la duplice capacità di compren- dere le varie realtà in un assioma unico ma, nello stesso tempo, di consentirne la variabilità degli interessi perseguiti: se mi si permette il gioco di parole, trattasi di un termine che stringe (nel senso che consente di identificare i soggetti in una categoria unica e definibile) ma non costringe (nel senso che non impone ai soggetti ivi compresi di dover rinunciare a nessuna delle loro peculiarità). Sull’affidamento dei 8 TEME 9/10.12