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i 50 anni di teme La Fare, e la sua voce Teme, cominciano ad essere ascoltati nelle Istituzioni Redazionale Alla fine degli anni 1980 la Fare e i suoi lanciata l’idea di lavorare all’istituzione di associati, cominciano ad avere una con- un albo professionale capace di tutelare sapevolezza sempre più chiara dell’impor- e far emergere la nostra professionali- tanza cruciale del ruolo degli Economi e tà. Il sogno di allora è il sogno di oggi dei Provveditori nella filiera degli acquisti. che ancora non riusciamo a realizzare. È proprio in quegli anni infatti che viene Leggiamo insieme cosa dicevamo allora: una proposta della fare: istituiamo l’albo Il progressivo aumento degli adempimenti posti dalle leggi vigenti a carico dei servizi amministrativi delle Usl, la sempre mag- giore necessità per chi intenda gestire un servizio di Provveditorato Economato, di cognizioni contabili, tecniche, merceologiche, giuridiche e fiscali e conseguentemente, le sue crescenti responsabilità civili, amministrative e penali, rendono ramai indispensabile l’immediata creazione di istituti che siano idonei a garantire un approccio professionale alle materie economali e provveditorali. La disciplina legislativa dettata in proposito con la sua conclamata lacunosità,, contraddittorietà e non rispondenza alla realtà gestionale e la carenza nei programmi scolastici ed accademici di materie provveditoriali ed economali, già di per se non consente, a colui che intenda gestire un servizio o area operativa di provveditorato ed economato basandosi esclusivamente sulla buona volontà di districarsi agegvolmente tra leggi, circolari, divergenti interpretazioni, esigenze reali, contrastanti pronunzie guirisprudenziali, riguardo agli acquisti di beni e servizi in una Usl. Oltre tale aspetto vi è la complessa problematica della gestione dei servizi generali ed economali e della gestione e distribuzione dei beni all’interno di un presidio o di una Usl. Non ultima lo scollamento tra realtà e normativa, e la evidente inapplicabilità di molte norme con i principi di efficienza ed efficacia con i principi di economicità gestio- nali. Ed infine le notevoli problematiche legate ai processi di informatizzazione dell’attività amministrativa nonché delle difficoltà tecniche e strutturali degli ambienti e le responsabilità che ne derivano dalle recenti disposizioni di legge, il quadro è completo. Alla luce delle considerazioni sin qui svolte, si può ragionevolmente ritenere che la selezione concorsuale o lo scorrimento nell’ambito del profilo professionale previsto dalla normativa vigente, non possono da soli soddisfare l’esigenza di individuare il resposabile idoneo a reggere un servizio o area operativa di Provveditorato ed Economato di una Usl. Solo la creazione di un Albo per Provveditori ed Economi con la previsione di disposizioni di legge in ordine alla sua istituzione, tenuta e gestione e ai requisiti per accedervi potrebbe garantire la nevessaria professionalità. Sulla questione della professionalità tutti sono concordi e tutti ritengono che colui che è chia- mato a gestire un servizio di Provveditorato ed Economato, per la rilavanza che tale incombenza comporta, debba offrire garanzie tecniche e giuridiche adeguate da verificarsi attraverso un esame di idoneità che, solo, dovrebbe consentire l’iscrizione all’albo dei Provveditori ed Economi. Poiché solamente tale iscrizione assicurerebbe la necessaria perizia e professionalità del funzionario e dirigente preposto alla direzione di un servizio di Provveditorato. Pertanto solo tra gli iscritti all’albo può essere selezionato per concorso o per avviso pubblico o riservato colui cui affidare la responsabilità di un servizio amministrativo di Provveditorato ed Economato in una Usl o presidio ospedaliero. È su questa nostra propsta che il legislatore deve porre la sua attenzione escludendo la possibilità di affidare la responsabilità a chi non è iscritto all’albo e quindi senza aver dato prova di essere professionalmente capace. È difatti certo che la maggior professionalità, che l’istituzione dell’Albo dei Provveditori ed Economi dovrebbe assicurare, comporterebbe sicuramente una migliore e corretta gestione della cosa pubblica. Rimane arduo pensare che pubblici amministra- tori restino indifferenti a tale proposta che assicura garanzie di doppia selezione tutto a vantaggio della professionalità necessaria ed indispensabile per gestire una complessa struttura quale è oggi la Usl. Per la gestione e tenuta dell’Albo, si propone di istituirlo a livello Nazionale presso il Ministero della Sanità. Riguardo alla disciplina per la istituzione, gestione e tenuta cui riferirsi può essere utilizzata quella prevista per le idoneità degli operatori sanitari primari. A rappresentare la categoria potrebbe essere chia- mata la Federazione delle Associazioni Regionali degli Economi (F.A.R.E.) per la nomina di propri rappresentanti in seno alla 38 TEME 9/10.12
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