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i 50 anni di teme Commissione Nazionale per gestione e tenuta e per far parte delle commissioni di selezione. Dalla sommaria esposizione sin qui svolta, emerge in tutta evidenza la necessità di legiferare in materia concorsuale e di stabilire la valenza della idoneità nazionale. Nessuna amministrazione dovrebbe poter bandire o assumere senza la verifica del possesso della idoneità nazionale e della iscri- zione all’Albo. Va da sé che l’iscrizione all’Albo dovrebbe essere condizionata al superamento di un esame di stato vertente sulle cognizioni giuridiche, tecniche, merceologiche, di organizzazione aziendale di economia sanitaria, su nozioni di informatica, ecc. da bandire periodicamente, previo, se del caso, un periodo di tirocinio obbligatorio presso servizi di Provveditorato ed Economato e valutazione di certificati di servizio di un congruo numero di anni. In via transitoria al periodo indispensabile per bandire e svol- gere il primo esame di stato di idoneità nazionale, l’iscrizione all’Albo si dovrebbe conseguire per titoli rigorosamente vagliati dalla commissione che potrebbe essere rappresentati da certificati di servizio, da attestazioni di frequenza a corsi di studio, convegni, ecc. sulle materie Provveditorali ed Economali. Le considerazioni sin qui svolte mirano ad offrire un, sia pur modesto, contributo alla riflessione, in vista del conseguimento dell’obiettivo, senz’altro primario, di rendere più professionale la gestione di un servizio di Provveditorato ed Economato di una Usl. Resta comunque il fatto, da cui non può a nostro prescindersi, che intanto può parlarsi di preparazione professionale dei responsabili dei servizi di Provveditorato ed Economato, in quanto si proceda con urgenza ad una revisione organica dell’intera normativa concorsuale strettamente collegata allo Stato giuridico di cui al DPR 761/79 ed a un necessario provvedimento legislativo in ordine all’ordinamento delle Usl su base nazionale. Tutto ciò nell’intento di assicurare, a chi aspira ad assumere la responsabilità di un servizio di Provveditorato ed Economato una normativa di selezione al paso con i tempi, che dia maggiore certezza di professionalità e migliori garanzie per operare correttamente. Ciò renderebbe, oltre tutto, meno rischioso intraprendere questa carriera. Un lavoro serio e continuo, sorretto da sul numero di ottobre 1989, l’invito alla una professionalità sicura portarono la nostra Federazione di partecipare alla Fare a poter dire la sua anche in ambiti riunione per la costituzione dell’Osserva- istituzionali. Ecco come viene raccontato, torio Prezzi: la fare consultata per l’osservatorio prezzi Un importante risultato è stato raggiunto dalla FARE: la nostra Associazione è stata invitata a partecipare alla riunione per la costi- tuzione dell’Osservatorio dei prezzi. Ciò rappresenta il riconoscimento della nostra categoria e prelude ad una migliore collocazione degli economi e dei provveditori all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Vediamo i fatti. Il presidente della FARE, Giovanni D’Alessandro, ha ricevuto da parte del dottor Paderni, direttore generale dell’Ufficio Programmazione del Ministero della Sanità, un telegramma, venerdì 13 ottobre, nel quale si dice: “Al fine di predisporre tutto quanto necessario attuazione articolo 13 sub 8 DDL ristrutturazione servizio sanitario nazionale concernente osservatorio prezzi et tecnologie et acquisto beni et servizi si prega intervenire at riunione fissata venerdì 27 ottobre e poi rimandata a giovedì 9 novembre presso Servizio Centrale Programmazione Sanitaria Lungotevere Ripa 1, ore 10, ordine del giorno albo fornitori Servizio Sanitario Nazionale, atto indirizzo et coordina- mento acquisto beni et servizi. La convocazione ha costretto, naturalmente, il rinvio della riunione del direttivo della FARE già programmata a Ferrania (Savona) per sabato 28 ottobre. Ma dicevamo dell’importanza della convocazione che segue una analoga riunione avente per oggetto il Capitolato Generale di Oneri, segno evidente che non si trattò di una consultazione saltuaria e comunque più strettaemente pertinente l’aspettotecnico della nostra professione. Questa nuova convocazione, pertanto, conferma come la nostra categoria sia divenuta interlocutrice dei programmatori della sanità in quanto portatrice di conoscenze e professionalità che dovranno essere ancora meglio valutate e riconosciute nell’attività delle Unità Sanitarie Locali in tutta Italia. Il Presidente D’Alessandro ha informato i membri del direttivo nel corso di una riunione svoltasi a Roma, in occasione del XIII convegno degli Economi e dei Prov- veditori dell’Associazione Economi del Lazio (svoltosi il 21 ottobre) contestuale alla Settimana della vita collettiva. Sono stati messi a fuoco gli indirizzi ed i suggerimenti da avanware al Ministero e sono stati prescelti ad affiancare il Presidente, i presidenti Marco Boni dell’ARE e Sandro Anzellini dell’AEL. Ora si tratta di vedersi attribuito un ruolo permanente all’interno dell’Osservatorio. È un traguardo importante, preliminare ad una serie di altri riconoscimenti e giuste rivendicazioni che si muovono sì nell’interesse della nostra categoria ma anche nell’interesse oggettivo della Sanità Italiana. Ci sia permesso, in ultimo una considerazione se volete di tipo personale. Concludevamo lo scorso editoriale con la rivendicazione della insostituibilità del nostro ruolo e con la certezza che: Le giuste nostre rivendicazioni verranno dopo, se appunto sapremo svolgere questo impegnativo compito. Quelle parole sono oggi più che mai cariche di significato dopo la bella notizia che ci è giunta da Roma. TEME 9/10.12 39
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