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VI M.A.San. dei fornitori in tale ambito non sembra es- sente indagine, allo scopo di avere una vi- sere maturo a sufficienza da rappresentare sione più ampia sull’impatto che i sistemi un elemento trainante per l’innovazione di e-procurement, potrebbero avere a li- visto che le esperienze fatte riguardano vello aziendale e quindi non solo con rife- pochi casi isolati. A questo proposito è rimento agli uffici deputati alle funzioni di evidente come le conclusioni precedente- approvvigionamento. Ad ogni modo, come mente delineate possono essere comunque già anticipato, il presente studio non vuo- controvertibili in quanto lo scarso utilizzo le e non può rappresentare l’intero pano- dello strumento non permette ancora, an- rama nazionale, ma può rivelarsi un primo che per gli operatori del settore, di avere passo al quale potrebbero seguire ulteriori le idee chiare sull’argomento. Attualmen- studi in materia con lo scopo di approfon- te lo scenario è infatti quello di una so- dire la tematica delle procedure innova- stanziale assenza di dati sui quali fare dei tive per gli acquisti in ambito sanitario. confronti o dai quali partire per effettuare Quello che è certo però, è che l’utilizzo delle analisi di benchmarking di una certa di nuove tecnologie anche in tale ambi- validità. Pertanto in futuro sarebbe certa- to, che oggi appare alquanto deludente, mente utile approfondire la conoscenza del rappresenta uno dei fattori chiave su cui sistema SDA o, più in generale, dei sistemi si deve lavorare, facendo in modo di am- di e-procurement in sanità con nuovi studi, pliare la diffusione, la conoscenza e l’uti- indagini e ricerche. lizzo delle procedure informatiche, contri- Ad esempio sarebbe utile domandarsi se buendo nell’immediato futuro a garantire effettivamente il SDA sia veramente un la sostenibilità del sistema sanitario na- toccasana per le gare di farmaci, oppu- zionale. Attendere però che questa spin- re se il continuo turn-over dei contratti ta all’innovazione venga dalle istituzioni d’appalto sia di facile gestione per gli uf- centrali, che spesso si limitano a dichia- fici addetti alla produzione di ordinativi o razioni di intenti o addirittura ostacolano alla liquidazione delle fatture, nonché se le aziende sanitarie imponendo soluzioni gli utilizzatori dei reparti ospedalieri sa- tecnologiche obsolete o inappropriate, rebbero agevolati o meno nell’avere a di- probabilmente non è la strada giusta. Lo sposizione una pluralità di prodotti sem- sforzo in questo senso deve essere fatto pre nuovi, ma al contempo forniti da una soprattutto a livello locale; deve partire pluralità di fornitori. Oppure potrebbe ri- dai provveditori ed economi che quotidia- velarsi interessante sottoporre un analogo namente sono impegnati in prima persona questionario, volto ad indagare su tutti gli nelle gare d’appalto e nella gestione degli strumenti di e-procurement, a diverse fi- approvvigionamenti, ampliando le proprie gure professionali impegnate in altri am- conoscenze, promovendo confronti e col- biti (come ad esempio direttori generali ed laborazioni con colleghi di altre aziende, amministrativi o direttori finanziari, diret- sensibilizzando le associazioni di catego- tori tecnici, controller, ecc.) che sono stati ria e soprattutto mettendo da parte paure, raggiunti solo in minima parte dalla pre- timori ed incertezze. Bibliografia • LOREDANA BRACCHITTA, ACQUISTI IN RETE, SISTEMI DINAMICI, GARE ELETTRONICHE in www. appaltiecontratti.it • FRANCESCO PITTALUGA, DIRETTIVA 2004/18/CE il sistema dinamico di acquisizione in www. altalex.it • CONSIP, Manuale d’uso del Sistema di e-Procurement - Linee guida Sistema dinamico di acquisizione della Pubblica Amministrazione in www.acquistinretepa.it • F. Mangiaracina, Gli appalti telematici. Profili teorici ed operativi dell’e-procurement, in Dike Giuridica Editrice, 2008. 40 TEME 1/2.13