Page 14 - TEME_Marzo Aprile 2015 pag 40
P. 14
green public procurement la disciplina sui contratti pubblici, al ne sostenibili, insiste sulla necessità di fine di garantire quella crescita “intel- “rendere più rigorose le prescrizioni degli ligente, sostenibile ed inclusiva” forte- appalti pubblici verdi”. mente auspicata dall’Unione Europea, La rilevante considerazione degli aspetti non risponda solo ad esigenze di natura ambientali nelle scelte di produzione e strettamente economica o concorren- consumo diviene, dunque, un percorso ziale ma sia chiamata ad un continuo necessario, riconosciuto a livello euro- bilanciamento con criteri e principi quali peo, ma ancora da realizzare. Di fronte quelli ambientali, sociali e delle politiche a un tale dato, è importante ricordare del lavoro. che il GPP è uno strumento di politica ambientale volontaria, la cui effettiva Il GPP nella politica dell’Unione Euro- applicazione dipende dalla volontà e pea capacità degli Stati membri. Con la COM 2008 “Piano d’azione per la In Italia, si rileva che, la percentuale in produzione e il consumo sostenibili” la generale degli “acquisti verdi” sul resto promozione degli appalti pubblici verdi degli acquisti degli enti pubblici è ancora (Green Public Procurement) è una delle piuttosto bassa. Solo tre regioni hanno politiche introdotte dalla Commissione un loro Piano d’azione sul GPP, la Sar- europea. degna, l’Emilia Romagna e dal 2014 la Tra gli obiettivi che si era proposta la Puglia. Commissione, per favorire una maggiore È utile segnalare che molte Regioni e adozione del GPP si annoverano: Province si approcciano allo sviluppo - l’adozione e il costante aggiorna- del GPP con azioni e buone prassi. Alcu- mento da parte degli Stati membri di ni enti, a livello regionale, hanno pre- piani d’azione nazionali per gli acquisti disposto delle norme e dei regolamenti verdi; in materia di acquisti “verdi”. Questi in - l’obiettivo di assegnare almeno il 50% genere, si riferiscono ad alcuni tipi di degli appalti pubblici secondo criteri materiali di recupero: materiali biode- ambientali entro il 2010. gradabili, carta, plastica, materiali gene- - lo sviluppo da parte della Commissio- rici. Molte amministrazioni e province ne di criteri ambientali europei per una hanno prodotto Manuali o Linee Guida, serie di prodotti prioritari. utili alla conoscenza ed alla diffusione dello strumento, ed hanno promosso dei Nonostante il mancato raggiungimento percorsi di GPP con approcci multi-sta- dell’obiettivo stabilito nella Comunica- keholder, coinvolgendo non solo i Centri zione 2008, (50% di acquisti verdi entro di acquisto ma anche i Comuni, i forni- il 2010), negli ultimi anni, è aumentato tori e associazioni di consumatori. l’impegno politico, a livello nazionale ed Ma affinché si realizzi il processo di GPP europeo, dell’utilizzo dello strumento di è necessario che, le Regioni, recepisca- GPP in grado di influenzare i modelli di no i contenuti del PAN GPP dotandosi di produzione e consumo riducendo nello piani d’Azione, definiscano una Strate- stesso tempo gli impatti ambientali e la gia regionale per lo sviluppo sostenibile, spesa pubblica. attuino le politiche di informazione e Oggi sempre più Stati membri preve- sensibilizzazione dei soggetti attuatori dono formazione e supporto, ma anche del GPP, anche con l’emanazione di leggi obblighi d’uso di criteri ambientali e di regionali volte a promuovere il GPP. monitoraggio. Gli indirizzi comunitari contenuti nel VI L’ultima Comunicazione (COM Programma d’azione per l’ambiente della (2011)571) “Tabella di marcia verso Comunità europea e gli obiettivi e stru- un’Europa efficiente nell’impiego delle menti previsti dalla Strategia d’azione risorse” della Commissione Europea, ambientale per lo sviluppo sostenibile in introducendo il GPP tra i principali stru- Italia, devono trovare la loro continuità menti per il consumo e la produzio- nel sistema delle Regioni attraverso la 12 TEME 3/4.15
   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19