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dibattito esperienze ormai mature (ad esempio sul tato del lavoro dei professionisti coinvolti. settore dei servizi alberghieri) e a cogliere le innovazioni sul settore medicale (dispo- CENTRO STUDI E NETWORK DEI CENTRI sitivi in particolare). STUDIO REGIONALI - SITO FARE L’attività di sviluppo professionale è inti- Uno strumento essenziale per la crescita mamente legata all’attività afferente il della Federazione, delle Associazioni Regio- centro studi e quella collegata alla forma- nali e della Fondazione è rappresentato da zione; inoltre per l’assetto che si andrà a un adeguato Centro Studi. L’obiettivo del illustrare, avrà un forte collegamento con triennio del nuovo Consiglio di Presidenza l’attività di collegamento tra le associa- deve essere quello della creazione e poten- zioni regionali e quella istituzionalmente ziamento di detto strumento. Non si parte di pertinenza della Presidenza FARE. dal nulla ma occorre recuperare quanto Infatti per svolgere al meglio l’attività di finora fatto e organizzare gli strumenti sviluppo professionale è necessario creare un a disposizione strutturando l’azione. forte collegamento tra le varie associazioni Per poter conseguire il risultato accennato, regionali, con un gruppo di professionisti la proposta è quella di costituire un network (uno/due per regione - scelti e coordinati dal di tutti i Centri Studi più o meno organiz- ConsiglierediPresidenzadelegato),chelavori zati presso le varie associazioni regionali: in maniera permanente e fattivamente su si pensi ad esempio a quello dei colleghi argomenti strategici; inoltre questo gruppo della Campania e a quello dei colleghi dovrà aprirsi ai rapporti con le associazioni dell’Emilia Romagna. Inoltre il network di categoria operanti nel settore sanitario dovrebbe essere completato attraverso (Farmindustria; Assobiomedica; Assoser- l’individuazione, da parte delle singole asso- vizi; ecc.; ma anche Camere di Commercio) ciazioni regionali, di almeno 2 associati che per il necessario e costruttivo confronto entrino a far parte in maniera strutturale con il mercato. Non potranno essere trascu- dell’organizzazione a rete del centro studi rati i rapporti con gli altri soggetti che nazionale. È di tutta evidenza che il centro operano nelle Aziende sanitarie, al fine di studi debba condurre la propria azione in costruire e consolidare una comunità profes- piena sinergia con lo strumento Sito FARE. sionale che, sulla base dell’obiettivo comune Inoltre il centro studi dovrà sviluppare la di una migliore sanità al servizio del citta- propria attività ricercando la collaborazione dino, sappia fare emergere i punti di contatto e la condivisione di argomenti da trattare tra ogni categoria di professionisti. con altri centri studi di associazioni e fede- A tale scopo sarà necessario interfacciarsi razione operanti nell’ambito della sanità. con Federsanità/ANCI e FIASO; con ANMDO; Detto questo dal punto di vista organiz- con SIFO; con le Società Scientifiche Mediche zativo occorre riempire di contenuti gli magari attraverso FISM; con SIAIS; ecc. scopi del centro studi. Quindi esso dovrà La diffusione delle migliori pratiche e delle occuparsi di argomenti specifici della esperienze innovative non potrà prescindere professione dei provveditori economi ma da uno stretto rapporto di collaborazione tra anche di temi trasversali alle varie profes- il Centro Studi e il settore Formazione: senza sioni sanitarie. il primo non si riuscirebbero a cogliere gli In conclusione, l’augurio è che su questi stimoli all’innovazione; senza il secondo non ed altri temi che, auspico, vengano proposti si potrebbe organicamentediffondereil risul- da altri colleghi, si apra un serio dibattito. TEME 11/12.09 33