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la nuova sanità Stenosi valvolare, ora si cura con l’Impianto transcatetere di protesi valvolare aortica (Tavi) La stenosi aortica degenerativa calcifica è non veniva operato, o perché non riferito Dott.ssa Italia Mantegazza la valvulopatia più frequente nella popo- o perché rifiutato dal cardiochirurgo in Farmacista borsista presso U.O. Farmacia Ospedaliera lazione occidentale. L’impatto di questa ragione dell’età avanzata, ma in modo A.O Bolognini, Seriate patologia come problema di salute pubbli- particolare per la presenza di comorbili- ca è un dato emergente determinato dallo tà. Queste ultime, nel paziente anziano, stretto legame fra l’eziologia degenerativa sono significativamente più frequenti e e il fenomeno dell’invecchiamento della più gravi: coronaropatia nel 30-60% dei popolazione. Le stime epidemiologiche più casi, insufficienza renale nel 4-11%, ictus recenti, condotte in Europa e negli Stati nell’11-19%, arteriopatia periferica nel Uniti, mostrano una prevalenza di stenosi 9%, diabete mellito nell’11-21%. aortica moderata-severa nel 4.6% della Sebbene le valvole aortiche possano diven- popolazione con età >75 anni, che arri- tare stenotiche per cause differenti, nella va all’8.1% dopo gli 85 anni. La stenosi gran parte dei casi, si ha stenosi per mal- aortica, dal momento in cui diviene sinto- formazioni congenite o per degenerazione matica o determina disfunzione ventrico- calcifca. Indipendentemente dalla causa, la lare sinistra, è una malattia con prognosi stenosi valvolare aortica si presenta calcif- infausta a breve termine. La sostituzione ca nei pazienti dall’età di 65 anni. valvolare è la terapia di scelta, poiché è I trattamenti attualmente disponibili sono l’unica in grado di modificare la prognosi la sostituzione chirurgica della valvola nonché di migliorare significativamente aortica (AVR) e la terapia medica. la qualità di vita. Tuttavia l’intervento Se il paziente è anziano e asintomatico, chirurgico, considerato a basso rischio può essere gestito farmacologicamen- di mortalità nella popolazione generale, te. Ovviamente non può essere curata la può rappresentare un’opzione terapeuti- stenosi ma possono essere tenute sotto ca non percorribile per un sottogruppo di controllo le complicanze ad essa associate pazienti nei quali il rischio operatorio è (insufficienza cardiaca, ipertensione sisto- molto elevato o che sono giudicati ino- lica). La riduzione del post-carico tramite perabili. L’età avanzata di per sé non è da l’uso di beta bloccanti e di trattamenti considerarsi controindicazione alla car- che riducono il colesterolo LDL, l’infiam- diochirurgia pur comportando, special- mazione e la fibrosi interstiziale possono mente nell’ultraottantenne, un rischio di avere effetti benefici sulla progressione complicanze almeno due volte maggiore della malattia valvolare. Anche i tratta- rispetto a quello della popolazione più menti che riducono la progressione della giovane. La Euro Heart Survey, pubblicata disfunzione ventricolare sinistra potreb- sullo European Heart Journal nel 2003, ha bero produrre benefici in questi pazienti. evidenziato che circa un terzo dei pazien- Tuttavia, circa il 50% dei decessi si verifi- ti con valvulopatia di interesse chirurgico ca all’improvviso. TEME 7/8.12 31