Page 34 - TEME_Gennaio Febbraio 2015
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stima del fabbisogno riabilitativo Le modalità di defnizione del fabbisogno delle risorse per la riabilitazione, affnché Conclusioni testo di natura sociale, economico, istituzionale e tecnologico in continua evoluzio- il cittadino possa avere una risposta appropriata, devono essere inserite in un con- ne, tenendo conto del federalismo fscale e della spending review che impongono co- stanti rifessioni sulle risorse a disposizione e sulla modalità di utilizzo. Il costo della Riabilitazione nel Lazio nel 2012 è stato di 10.892,02 euro per mille abitanti, le pre- stazioni erogate nello stesso anno sono state 7.437.426 (report SIAS anno 2012). Le prestazioni riabilitative in Italia (dati del ministero) sono state quasi 300mila, per un totale di oltre 8 milioni di giornate di degenza senza considerare i trattamenti am- bulatoriali e domiciliari. In testa la riabilitazione delle malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico (41%), seguite da malattie e disturbi del sistema nervoso (23%) e da quelli dell’apparato cardiocircolatorio (16%), anche se gli interventi medi più lunghi hanno riguardato le malattie del sistema nervoso. In Italia stimiamo oggi l’e- sistenza di circa 300.000 posti letto in strutture residenziali di varia tipologia riabili- tativa, per una spesa annua di circa sei miliardi di euro sul Fondo Sanitario Nazionale. Tuttavia non esiste ad oggi un fusso informativo costante ed esaustivo per le pre- stazioni riabilitative ospedaliere, ambulatoriali e residenziali e non esiste un modello univoco di classifcazione delle strutture, delle prestazioni e dei pazienti né un fus- so in grado di costruire indici di Case-Mix assistenziale riabilitativo dei soggetti assi- stiti e di valutare l’appropriatezza del trattamento (salute.gov.it pubblicazione 646). Inoltre, l’accessibilità ai servizi, il livello di offerta, gli standard assistenziali, le quo- te di partecipazione alla spesa, sono diverse da regione a regione: la presenza di dati parziali impedisce la completa verifca dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Cosa tanto più grave se si tiene conto che, in assenza di chiari modelli normativi naziona- li, di strumenti per la valutazione dei bisogni assistenziali, di criteri di appropriatezza e di verifca della qualità, le cure riabilitative sono caratterizzate da una sostanziale casualità e da un basso valore aggiunto. Solo da poco tempo, con una specifca decre- tazione, la Regione Lazio sta verifcando l’adesione ai requisiti minimi delle strutture e si sta lavorando sulle competenze professionali. Tale situazione è presente in tutte le regioni italiane e come abbiamo potuto verifcare anche a Viterbo. In generale, le ASL devono rispondere con strumenti e modelli gestionali adeguati a garantire gli appro- priati livelli riabilitativi nelle diverse aree cliniche. In questo contesto la valutazione del fabbisogno di personale rappresenta sicuramente un elemento centrale all’interno della programmazione sanitaria, anche in coerenza ed attuazione degli Atti Aziendali. Con questo lavoro siamo riusciti non solo a individuare un sistema per defnire il fabbi- sogno di personale fsioterapista in relazione ai diversi setting riabilitativi presenti della ASL di Viterbo, ma anche valutato se il numero degli operatori fsioterapisti è adeguato o carente in relazione al fabbisogno riabilitativo della popolazione. Cavaliere B., Misurare la complessità as- Passerino C., Velio D., Osservatorio sulla Bibliografa sistenziale, Ed. Maggioli 2009 spesa sanitaria mondiale. La spesa per Dari Silvia, E.Procurement e Reingegne- la riabilitazione. Quaderni di ricerca del rizzazione dei processi in Sanità, TEME centro di economia sanitaria, Ed. Pime, 5/6 2014 1998. De Pietro Carlo, Carichi di lavoro e fab- Spandonaron., Buzzi V., Lorenzini M., bisogno di personale nelle aziende del Salmoiraghi C., Sileo R., L’analisi dei ca- SSN: criticità e prospettive, Mecosan richi di lavoro in sanità, Ed. Edises 1997 1/2005 32 TEME 1/2.15
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