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convegni e congressi Verso il XVII Congresso Il XVII Congresso dovrà delineare la figura del Provveditore Economo prossimo venturo, interrogandosi sulla valenza – in un quadro, appunto, di “sanità sostenibile” – dell’acquisizione e della gestione dei beni e dei servizi. Del “chi” fa “che cosa” e “come” , per rendere compatibile l’assistenza sanitaria con le risorse a disposizione. TEME vuole stimolare il dibattito pre-congressuale sollecitando i provveditori economi ad esprimersi su quello che - tradizionalmente ma, comprensibilmente – è sempre stato l’interrogativo clou di tutte le assise della FARE: qual è il futuro e la collocazione professionale del Prov- veditore Economo? Non è una visione rosea quella che prefigura Virgilio Frau in questo “provocatorio” e perciò stimolante primo contributo. Sarà davvero residuale la funzione acquisti? Perché la centrale acquisti è “altro” da noi? Siamo in balia della “benevolenza” altrui ? Colleghi, che ne pensate, che proposte formulate? IL DIRETTORE L’INSOSTITUIBILE FIgURA PROFESSIONALE DEL PROVVEDITORE Virgilio Frau - Presidente ARPES “Papà che lavoro fai? Come trascorri le tue giornate in ufficio?” Questa è la domanda ricorrente che i miei figli, ma penso i figli di tanti Provveditori Economi, rivolgo- no in famiglia. La risposta, di solito sbrigativa, è: “compro, insieme ai miei collaboratori, tutto quello che è necessario per il buon funzionamento dei Presidi della mia Azienda”. D’altronde, lo insegnano anche nei migliori corsi di formazione, comprare il bene giusto, al momento giusto, nel modo giusto e al prezzo giusto è il mio compito. La curiosità di mio figlio, forse sarà pure soddisfatta, ma oggi giorno il lavoro del Provveditore, la sua “Mission” è solo uno slogan ideale o c’è dell’altro? Eccome se c’è dell’altro!! La verità è che stiamo cambiando il nostro modo di operare, altro che manicotti e schede di carico e scarico, di timbri e visti; tutti ti chiedono dati, te li chiede il Direttore Generale, l’Assessorato alla Sanità, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia, l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici etc. Forse ci eravamo illusi troppo presto, quando i vari consulenti avevano promesso che l’informa- tizzazione avrebbe risolto i nostri problemi, che tutto si sarebbe risolto con il cosiddetto “processo a cascata” e che quindi una volta inserito l’ordine, ricevuta la bolla e registrata la fattura, il mondo si darebbe aperto a noi e i “maghi” del Controllo di Gestione, con le loro slides, avrebbero soddisfatto tutte le richieste inoltrate dai nostri “clienti” interni ed esterni. I super consulenti ci hanno pure detto che la funzione acquisti diventerà presto residuale e che chiunque potrà svolgerla, magari inserito in una grossa centrale di committenza che comprerà per tutti. L’impressione, a questo punto, è che la nostra sopravvivenza, come Provveditori Economi non dipenda tanto da noi stessi, dalla nostra professionalità o dalla nostra esperienza, dal lavoro delle nostre “Associazioni”, che pure sono vivaci e piene di iniziative formative, quanto affidata alle decisioni del legislatore e alla “benevolenza” del Direttore Generale di turno, con la speranza che egli capisca che il raggiungimento dei suoi obiettivi passa anche attraverso i “buoni acquisti” ovvero le nostre “best practices” appena elencate. Ci dicono che gli impianti tecnologici saranno gestiti da una comoda centrale operativa e dalle sue splendide consolle, e funzionerà tutto premendo solo dei pratici pulsanti, in effetti l’informatizzazione sta facen- do il suo corso, si parla oramai di “dati processati”, di ”report” e quant’altro. Sarà pure così, ma intanto il mio “vecchio geometra”, che conosce a memoria gli impianti dell’ospedale e sa dove sono situate le varie valvole di chiusura, dove transitano i tubi e tutte le condutture e da dove si alimentano, tra un pò andrà in pensione ed io sono fortemente preoccupato perchè forse il super tecnico esperto in informatica che lo sostituirà, in caso di guasto avrà pure il layout a video dell’impianto, ma chissà se saprà individuare e chiudere la saracinesca giusta, per quanto mi riguarda auguro, a me stesso e ai miei colleghi, di non finire “rottamati” senza capire il “perché”. 34 TEME 5.11