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convegni e congressi quella che potremmo definire una piccola grande rivoluzione nella gestione delle forniture di un’azien- da pubblica. La F.A.R.E. non può che essere favorevole ad un provvedimento che migliora le capacità negoziali della domanda, avvicinandola a quella del Buyer privato. Con la consapevolezza però che, pur con un’operatività di diritto privato, il contesto istituzionale dell’azienda-sanità rimane pubblico, se non altro in quanto agisce con impiego di risorse pubbliche. La F.A.R.E. ha già compiuto un’analisi preliminare di questa innovativa previsione legislativa e ha elaborato un primo documento, una sorta di linea guida che tende a contemperare efficacia privatistica e valori etici di comportamento nego- ziale che si richiamano a valori costituzionali, valori comuni prealtro al Buyer pubblico e a quello pri- vato, a determinare quindi il punto di incontro e l’elemento che può dare coerenza all’atipico rapporto dei sistemi giuridici pubblico e privato. Un contributo per le regioni e i direttori generali delle aziende sanitarie che devono regolamentare la materia ed utile anche quale base di discussione per quel neces- sario confronto tra il mondo della domanda e quello dell’offerta, che si dispiegherà nei prossimi mesi e che proprio questo congresso intende inaugurare. I temi dell’approvvigionamento delle aziende sani- tarie sono talmente attuali che il congresso potrà entrare, come dire, in «presa diretta» a dibattere alcuni contenuti che si vanno delineando, almeno a livello di proposta per la legge finanziaria: i tagli alle spese, ma soprattutto verrà dibattuta la ventilata ipotesi di creare agenzie regionali per gli acqui- sti, ottenendo, secondo i proponenti, consistenti risparmi di spesa. Prima di ogni analisi di merito - ma avremo modo nel dibattito congressuale di esplicitare le nostre valutazioni anche nel merito, non possiamo che osservare l’incoerenza e contraddittorietà del legislatore: aziende che dovrebbero ope- rare con enfatizzata autonomia imprenditoriale e atti privatistici di gestione, che devono viceversa per legge delegare gli acquisti. Etica e professionalità nell’acquisizione delle risorse è il tema del congresso, quanto mai attuale, nel momento in cui si ripropone con la legge finanziaria il tradizionale tema dei tagli di spesa in sanità: una logica ancora una volta finanziaria in un sistema che dovrebbe essere gestito con logiche economiche. Proprio nell’economicità, cioè nel minor costo (non la minor spesa) dei fattori per la qualità attesa si realizza l’etica dell’approvvigionatore pubblico. L’etica nella acquisizio- ne delle risorse e l’altra faccia dell’etica nell’allocazione delle risorse. In un sistema di risorse finite e di bisogni sanitari tendenzialmente infiniti, allocare risorse in sanità significa non soddisfare proporzio- nalmente altri interessi collettivi anch’essi cosituzionalmente protetti. Sono i temi generali delle poli- tiche di Welfare, ma sono anche temi che ricadono nella quotidiana gestione delle aziende sanitarie pubbliche, nella misura in cui quotidianamente si devono compiere scelte di allocazione di risorse: l’acquisto di un bene o servizio, entrambi utili al miglioramento dello stato di saluti. Ed allora, nel suo «particolare” gestionale il grande tema dell’etica in sanità si traduce per il provveditore nell’imperativo morale di dare la massima utilità alle risorse impiegate, in termini di qualità dell’acquisto, perché a questo risultato è collegata la possibilità di soddisfare ulteriori quote di bisogno sanitario. Quale Buyer pubblico per la sanità degli anni 2000 è la domanda cruciale del congresso. Un sistema che ha virato decisamente verso l’aziendalizzazione e la gestione con sistemi privatistici non può che avere un Buyer professionale. È una elementare considerazione di management, non la richiesta corporativa di una categoria che promuove una propria identità. La dismissione degli atti e delle procedure e l’approdo alla logica dei fatti e dei risultati, la competizione nel mercato delle prestazioni assistenziali, non ammettono un approccio amministrativo e burocratico all’impiego delle risorse. Avere un professioni- sta degli acquisti e avere una risorsa strategica per la qualità delle gestione. L’acquisto dei fattori rispetto alla produzione diretta assume sempre maggior rilievo economico, quindi strategico, nella gestione delle aziende. Le aziende sanitarie stanno ripercorrendo la strada tracciata dall’imprenditoria privata in termini di incremento di ciò che si acquista, nelle diverse forme dell’outsourcing, rispetto a ciò che si produce. Le frontiere dell’approvvigionamento si aprono ormai su spazi un tempo impensa- bili, anche di prestazioni tecniche sanitarie di «core business». Non rivendichiamo promozioni sul campo, 38 TEME 5.11
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