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autorità per la vigilanza esperti di ampia e variegata esperienza, CE (la cosiddetta “direttiva ricorsi”), pale- ma se è vero che l’aver posto il problema sando così l’intento del Legislatore di costituisce già, di per sé, un passo verso ripensare, in tale sede, al destino ultimo la sua soluzione, l’Autorità di vigilanza dell’arbitrato. vuole proporre alcune ipotesi di soluzione. Tale direttiva trae la sua origine dalla A tale adempimento, peraltro, l’Autorità preoccupazione comunitaria sulle conse- è chiamata non solo dall’obbligo di adem- guenze del frequente ricorso delle imprese piere al proprio compito istituzionale di all’autorità giudiziaria, in termini di incer- segnalazione normativa, tanto più pres- tezza sulla sorte del contratto e di allun- sante quanto più evidente appare – come gamento dei tempi di realizzazione delle nel caso di specie – l’assoluta necessità opere; proprio in ragione di tali preoccu- di un intervento che colmi lo spazio crea- pazioni la direttiva si pone come proprio tosi tra le ricordate antinomiche disposi- obiettivo il miglioramento dell’efficacia zioni, ma altresì dal dovere di rendere delle procedure di ricorso in materia testimonianza in ordine al concreto atteg- di aggiudicazione degli appalti pubblici. giarsi di due agili strumenti di risoluzione delle controversie nati e sviluppatisi proprio PROSPETTIVE ED IPOTESI RISOLUTIVE al suo interno: l’arbitrato amministrato Il recepimento di tale direttiva è fra quelli ed il cosiddetto precontenzioso. previsti all’interno della prossima legge Finora le proroghe del ricordato divieto comunitaria 2009 (AS 1078); il prossimo di utilizzo da parte delle pubbliche ammi- recepimento di tale direttiva può, quindi, nistrazioni dello strumento dell’arbitrato costituire l’occasione per affrontare e risol- erano motivate da una necessità tecnica, vere in senso positivo il descritto problema. quella cioè di consentire la devoluzione In tale contesto l’Autorità ritiene che sia delle liti arbitrali alle sezioni specializ- utile fare tesoro della descritta positiva zate di tribunale in materia di proprietà esperienza in materia di contratti pubblici, industriale ed intellettuale; l’ultima con particolare riferimento ai due esami- proroga (quella, per l’appunto, conte- nati strumenti di rapida definizione in nuta nel d.l. 207/2008) trova, invece, la sede stragiudiziale del contenzioso. sua ratio giustificatrice nella necessità Ciò dovrebbe far riflettere sulla opportu- di dare attuazione alla direttiva 2007/66/ nità di razionalizzare e rafforzare il “doppio binario” – giudiziario e stragiudiziale – di L’ultima proroga trova, invece, cui oggi disponiamo, rendendo più completo la sua ratio giustificatrice nella e solido il secondo e stabilendo ove neces- necessità di dare attuazione alla sario delle nuove norme di coordinamento fra i due. Su questi punti - come noto - direttiva 2007/66/CE la “direttiva ricorsi” non privilegia uno (la cosiddetta “direttiva ricorsi”), specifico sistema di tutela e lascia agli Stati la facoltà di organizzare i propri palesando così l’intento organismi di ricorso come meglio credono. del Legislatore di ripensare, In particolare, le proposte dell’Autorità in tale sede, al destino ultimo potrebbero essere le seguenti: a) introduzione, per determinati tipi di dell’arbitrato. contratto o per determinati tipi di progetti, 8 TEME 4.09
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