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TEME_marzo_08_OK 21-03-2008 9:55 Pagina 27 la nuova sanità adiacenti e viene considerata di prima modificabilità e flessibilità, che li rendono scelta nel 10% circa delle neoplasie maligne, adattabili alle molteplici situazioni cliniche. scelta che naturalmente dipende anche Le tecniche brachiterapiche possono essere dall'accessibilità anatomica del sito tumo- distinte: rale. La brachiterapia prevede la maggior • sulla base dell’approccio al target (inter- corrispondenza possibile fra il volume stiziale, intracavitaria, transluminale, da irradiato con dose terapeuticamente utile contatto); e il bersaglio tumorale: ciò si ottiene con • in termini di sorgenti utilizzate (tempo- la determinazione preventiva di un piano ranee o permanenti); di cura in cui siano stabiliti il numero e • in base alla modalità di erogazione la disposizione relativa delle sorgenti, in (preloaded, afterloaded, remotely after- modo tale da soddisfare la premessa tera- loaded); peutica. A ciò seguirà la maggior preci- • in base alla dose erogata nel tempo (low, sione possibile nella realizzazione clinica medium, high). del piano di previsione. Per un buon trat- Esistono infatti tre tipi di apparecchiature: tamento si richiede anche che l'applica- • LDR: a bassa emissione con tempi medi zione risulti meno traumatizzante e il più di trattamento che vanno dalle 24 alle sopportabile possibile per il paziente. 72 ore; Nella terapia fatta con la brachiterapia • PDR: ad emissione intermedia erogata può essere prevista l’integrazione con ad impulsi con tempi medi di trattamento altre modalità di intervento per ottenere che vanno dalle 2 alle 4 ore; la sommazione dei vantaggi (trattamento • HDR: ad alta emissione con tempi medi del residuo tumorale dopo chirurgia, di trattamento brevissimi, che si ridu- dosaggio addizionale sul residuo tumo- cono ad alcuni minuti. rale dopo radioterapia a fasci esterni). In In quest’ultimo caso, data l’elevata emis- passato la brachiterapia veniva praticata sione, il trattamento viene obbligatoria- quasi esclusivamente con preparati radio- mente effettuato in un ambiente oppor- Apparecchio PDR attivi standard contenenti sali di Radio tunamente schermato (bunker). 226, la cui manipolazione poneva note- Nella metodica PDR, ad emissione inter- voli problemi protezionistici per l’elevata media, una sorgente miniaturizzata di 192 energia delle sue emissioni. Recentemente Iridio, viene prelevata dal contenitore in cui viene invece eseguita con radionuclidi è custodita e spinta in varie posizioni entro artificiali che, rispetto al Radio 226, offrono cateteri disposti nel volume da trattare, con diversi vantaggi: sono disponibili in una periodi di permanenza (impulsi) alternati a vasta gamma di attività ed energie, confe- periodi di sosta nei quali la sorgente viene zionati in varie forme (semi, fili, perle, richiamata nel contenitore, realizzando così etc.) con possibilità di miniaturizzazione, la “dose pulsata”. L'unita di controllo consente TEME 3.08 27