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normazione Legge anticorruzione - Il responsabile dell’anticorruzione uno sguardo dall’interno Francesco Grilli La legge 6 novembre 2012, n. 190, reca dis- dei singoli provvedimenti amministrativi, Segretario Generale posizioni per la prevenzione e la repressione quindi se questi sono illegittimi, lo sarà, Provincia di Perugia della corruzione e dell’illegalità nella pub- gioco forza anche l’azione considerata nel blica amministrazione. La normativa costi- suo complesso. Questa deriva sembra oggi tuisce uno degli elementi fondamentali essersi arrestata. Basti pensare all’entrata della strategia di prevenzione dei fenomeni in vigore del d.l. 174/2012 conv. dalla L. di corruzione e malamministrazione che il 213/2012 che, appunto, sembra avere ral- legislatore ha inteso introdurre in questi lentato, se non interrotto definitivamente, ultimi tempi, a rafforzamento delle misure, la transizione da un sistema di controlli fin qui prevalentemente penali, di contrasto sugli atti ad un sistema di controllo pret- ai suddetti fenomeni. Questo mio lavoro si tamente gestionale. L’intervento del legi- concentrerà sulla figura del responsabile slatore, sull’onda dell’indignazione degli della prevenzione della corruzione visto avvenimenti laziali e lombardi di sperpe- da una prospettiva interna. Invero, prima ro di denaro pubblico, si giustifica con la di entrare in media res, corre l’obbligo di percepita insoddisfazione dell’esistente e delineare, per sommi capi, in quale assetto quindi pensando che sia opportuno imporre normativo viene ad incidere la normativa agli enti il livello di profondità e l’oggetto di cui ci occupiamo. Può affermarsi che per delle procedure di controllo. Il D.L. 174 del un periodo di venti anni abbiamo vissuto 10/10/2012 modificando il 267/2000 ha in una sorta di (consentitemi l’espressione accentuato il ruolo dei controlli interni e forse troppo colorita ) “follia collettiva”. In- rafforzato quelli esterni ad opera della Cor- fatti, il progressivo venire meno di ogni for- te dei Conti. Può ritenersi che la manovra ma di controllo di tipo preventivo sugli atti, di rafforzamento dei controlli interni ed esercitato dall’esterno, doveva essere com- esterni voluta dal legislatore ha trovato il pensato con l’implementazione e il progres- proprio coronamento nella L. 190 /2012 sivo rafforzamento dei controlli interni. Si è c.d. “Legge anticorruzione”. Le disposizioni per lungo tempo parlato esclusivamente di dell’anticorruzione prevedono per tutte le controlli di tipo prettamente gestionale che amministrazioni l’adozione del piano trien- dovevano nel tempo sostituire quelli sugli nale della prevenzione della corruzione e atti. Il Segretario comunale e provinciale, ad l’individuazione del soggetto responsabile esempio, è stato in questo periodo garante di tale attività. Quest’ultimo può bene es- della “correttezza amministrativa” alle leg- sere definito il “deus ex machina” della gi, allo statuto ed ai regolamenti (art. 97 complessa operazione di progettazione, at- TUEL). In molti quindi ci venivano a dire che tuazione e controllo del rispetto e della at- ci dovevamo trasformare in “city manager” tuazione del piano. Si è voluto utilizzare il senza perseguire ostinatamente l’obiettivo termine “deus ex machina” che come noto estrinseco della legittimità del singolo atto, trae origine dal teatro greco, in tale ambito, ma facendo di contro prevalere il raggiung- quando era necessario far intervenire un dio imento del risultato e quindi guardare con- (o più dèi) sulla scena, l’attore che interpre- seguentemente l’attività nel suo complesso. tava il dio si posizionava su una rudimenta- Invero nessuno può negare che l’azione le gru in legno, mossa da un sistema di funi amministrativa sia composta dall’insieme e argani. In questo modo, l’attore veniva 16 TEME 5/6.13