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I Lean thinking in Sanità Il lean thinking - pensiero snello • attività che non forniscono valore ag- Come risposta a tale domanda, si propone giunto, ma sono ineliminabili (la compi- una possibile soluzione, ritenuta più lun- lazione della modulistica per il paziente e gimirante rispetto ai tagli lineari ed effi- per la refertazione) cace nel medio lungo termine: attuare il • attività che non danno valore aggiunto Lean Thinking (pensiero snello) in ambito e sono eliminabili (come il ripetere più sanitario, effettuando una reale revisione volte in maniera non richiesta le opera- dei processi sanitari con metodo scientifi- co, partendo dall’identificazione oggettiva zioni, ad esempio per immagazzinare più degli elementi di spreco e giungendo ad una immagini). più oculata allocazione delle risorse con conseguente miglioramento della produt- tività ed efficienza. Il Lean thinking, approccio gestionale nato in ambito industriale alcuni decenni fa, ori- gina dall’obiettivo di minimizzare gli sprechi insiti nei processi produttivi di qualsivo- glia natura. Se proviamo ad analizzare le attività coinvolte in un qualsiasi processo industriale, transazionale o misto, incluso quello sanitario, tutti i processi svolti pos- sono essere scomposti in: • attività che determinano valore aggiunto al prodotto, inteso in senso generale (si È chiaro che effettuare una tale classifi- pensi ad esempio allesecuzione corret- cazione prevede una valutazione analitica, ta di unattività diagnostica ecografica); oggettiva e trasparente, non banale da tali attività rappresentano generalmente mettere in atto. solo una piccola percentuale dell’intero Appare intuitivo che per ridurre gli sprechi processo. e, conseguentemente, migliorare l’efficienza TEME 7/8.13 15