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gestione sono emerse alcune criticità riguardan- ne discende che l’affidamento in house ti il sistema di gestioni riguardanti il non costituisce una fattispecie contrat- settore dei rifiuti urbani per lo più tuale eccezionalmente sottratta alle determinate dalla mancata delimitazio- prescrizioni del diritto comunitario ma, ne degli Ambiti Territoriali Ottimali al contrario, “(…) una fattispecie non (A.T.O.) e dalla mancata costituzione, ad contrattuale (perché manca la relazione opera di tutti gli enti locali ricompresi intersoggettiva), che, come tale, per sua nel territorio delle A.T.O., delle Autorità stessa natura, si sottrae al diritto comu- d’Ambito. Nello specifico, l’Autorità ha nitario degli appalti e delle concessioni rilevato che le criticità riscontrate risul- e, quindi, all’applicazione delle regole tano in contrasto con le indicazioni del che impongono la gara per la scelta del Codice Ambientale che orientano le contraente (…)”. Successivamente, l’Au- varie fasi di gestione del ciclo dei rifiuti torità passa ad esaminare i due requisi- verso una gestione unitaria e ne deter- ti richiesti dalla giurisprudenza comuni- minano le modalità organizzative che taria in tema di affidamento in house: debbono essere adottate sull’intero ter- controllo analogo e criterio della preva- ritorio nazionale, lasciando alle Regioni, lenza dell’attività. E’ interessante sotto- tra l’altro, il compito di regolamentare lineare come l’AVCP evidenzi che, nella le attività, ivi compresa la raccolta dif- elaborazione europea, tale sistema di ferenziata dei rifiuti urbani. Inoltre, gestione venga considerato una “dero- dall’attività istruttoria è emerso che la ga” alle regole di evidenza pubblica e maggior parte dei casi di affidamento che, pertanto, il giudice europeo ha rite- della gestione del servizio dei rifiuti nuto necessaria la predisposizione di urbani ha avuto luogo mediante affida- strumenti che consentano all’ente pub- mento in house. Tale circostanza ha blico un controllo stringente, maggiore consentito all’Autorità di fare il punto di quello ottenibile con gli ordinari stru- dell’attuale stato di implementazione menti previsti dal diritto civile. Nello 5. Per una consultazione del testo inte- della disciplina dei servizi pubblici loca- specifico, viene ricordato che ai fini grale della determinazione n. 2/2010 li, fornendo alcune significative indica- della sussistenza del controllo analogo, si rimanda al sito istituzionale dell’AV- CP: www.avcp.it. zioni in merito a taluni aspetti contro- versi, in un’ottica di auspicabile chiari- La natura derogatoria ficazione. In prima battuta, l’Authority ribadisce che “(…) l’ente in house non va dell’affidamento in house considerato “terzo” rispetto all’ammini- impone, gioco forza, la strazione procedente, ma piuttosto codificazione di limiti stringenti come uno dei servizi propri dell’ammi- nistrazione stessa. In presenza di tali nella scelta e tanto in ragione condizioni, quindi, non c’è neppure il delle pericolose ricadute contratto perché esso implica l’esisten- che tale forma di gestione za di almeno due soggetti che siano sostanzialmente distinti e tra i quali vi può produrre sul corretto sia una relazione intersoggettiva. C’è, al funzionamento del mercato contrario, un rapporto organico o di delegazione interorganica (…)”. Da tanto dei servizi pubblici locali TEME 7/8.10 21