Page 27 - 2010-LugAgo-07_08
P. 27
gestione norma programmatica in discorso viene Conclusioni identificata nell’articolo 6, comma 3 , Le recenti fibrillazioni che hanno attra- 11 del d.lgs. n. 267/2000 la quale intro- versato la materia dei servizi pubblici di duce nel sistema ordinamentale una rilevanza economica dimostrano che, a regola giuridicamente rilevante “(…) più di dieci anni dalla storica sentenza la cui inosservanza costituirà violazio- “Teckal”, la disciplina degli affidamenti ne del principio delle pari opportunità in house rimane ancora una “questione (…)” ed opererà anche in essenza di una aperta”. Il continuo lavoro di cesella- espressa previsione statutaria essendo mento operato dalla Corte di giustizia fatto carico “(…) agli organi competen- nel corso del tempo se, da un lato, ha ti valutare caso per caso le modalità contribuito a definire il contenuto dei attraverso cui ottemperare all’obbligo requisiti fondanti dell’in house providing in questione, e ciò tenuto anche conto (controllo analogo e criterio della pre- delle singole circostanze che caratteriz- valenza dell’attività), da un altro, para- zano il caso concreto (…)”. Applicando dossalmente, ha finito per alimentare un i principi appena enunciati, i giudici clima di incertezza attorno a tale moda- hanno affermato che “(…) il Sindaco lità di gestione di cui le recenti sortite 10. del Comune di Lecce, nell’ambito della del legislatore italiano ne costituiscono L’articolo 50, comma 8, del d.lgs. n. 267/2000 dispone che “(…) sulla base procedura svolta per le nomine di cui si l’espressione più autentica. In questo degli indirizzi stabiliti dal consiglio il sindaco e il presidente della provincia controverte, avrebbe comunque dovu- contesto, si collocano i ben sette ricor- provvedono alla nomina, alla designa- to tenere conto del principio delle pari si per legittimità costituzionale propo- zione e alla revoca dei rappresentanti del comune e della provincia presso opportunità, eventualmente riservando sti dalle Regioni Puglia, Toscana, Emilia enti, aziende ed istituzioni (…)”. una aliquota dei membri da nominare Romagna, Piemonte, Liguria, Marche e 11. (la cui consistenza doveva a sua volta Umbria tutti aventi ad oggetto la pre- L’articolo 6, comma 3, stabilisce che “(…) gli statuti comunali e provincia- formare oggetto di valutazione in con- sunta violazione dell’articolo 15 della li stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra creto, sulla base delle singole circostan- legge n. 166/09 degli articoli 114, 117 e uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per promuovere ze) al sesso generalmente sottorappre- 118 della Costituzione. Il minimo comu- la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del co- sentato, ossia quello femminile (…)”. ne denominatore che unisce le censu- mune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi di- In generale, può affermarsi che, con la re costituzionali in parola è rinvenibile pendenti (…)”. decisione in commento, il T.a.r. puglie- se abbia attribuito alla norma di rango La sentenza del T.a.r. Puglia – superiore, cioè l’articolo 6, comma 3, il carattere di fonte eteronoma di un atto Lecce, n. 622, del 24 febbraio interno quale è, appunto, lo statuto di 2010 costituisce un unicum una società pubblica. Il principio potrà nel panorama giurisprudenziale avere delle importanti ricadute sul piano dell’ortodossia dell’azione amministrati- nazionale in quanto non solo va, in quanto obbliga, di fatto, gli ammi- afferma l’applicabilità del principio nistratori ad una attività organizzativa più attenta al rispetto dei principi costi- delle pari opportunità alle società tuzionalmente garantiti, la cui operati- strumentali degli enti locali, vità non può essere condizionata o, peg- ma configura la nomina dei gio ancora, sospesa a causa dell’assenza di disposizioni di dettaglio. rappresentanti del Comune TEME 7/8.10 25
   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32