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Normazione La libera concorrenza ed i reati penali: la turbativa d’asta “La libera concorrenza”, a differenza bilità di tale fattispecie alla casistica Avv. Francesco Petrocchi StudioLegale Petrocchi&Partners del passato, è ormai in maniera consoli- pratica ed al contempo individuare il Mentana (RM) data ritenuta un “bene giuridico” desti- confine con altri reati affini che posso- natario di tutela, anche e soprattutto in no configurarsi nell’espletamento delle ragione degli arresti e pronunciamenti gare pubbliche. sviluppatisi nel panorama comunitario. Per esempio balza agli occhi la parziale Il legislatore italiano ha recepito tale coincidenza con il reato di corruzione impostazione nel D. Lgs. 163/06 Codice ove si tipizza la “erogazione di doni o degli Appalti, incardinato sulla libera promesse”. Ma la differenza sostanzia- concorrenza poiché impone di ricorrere le tra i due reati, elaborata dalla giuri- sempre a gara pubblica tranne le ecce- sprudenza, sta nel fatto che la turbativa zioni espressamente codificate. d’asta si configura anche quando non Tali procedure, definite genericamente sia accertato il “do ut des”, il rapporto procedure di gara, sono finalizzate al di diretta causalità. E’ sufficiente che la reclutamento dell’altra parte contrat- libertà della concorrenza ne abbia con- tuale della amministrazione pubblica. Le cretamente risentito. procedure possono essere aperte come il Inoltre per la applicabilità, secon- pubblico incanto, ristrette come le lici- do buona parte della giurisprudenza, tazioni private, destinate ad una platea non è neanche necessario che via sia con precisi requisiti e negoziali, come la stata violazione di norme e che quindi trattativa privata e l’appalto concorso, sia stato falsato il risultato della gara governate da maggiore discrezionalità. magari con artifici. Pertanto il reato L’art. 353 c.p. è posto a presidio e tute- risulterà configurabile anche quan- la del bene giuridico “libera concorren- za” e prevede al primo capoverso che: “chiunque, con violenza o minaccia o “La libera concorrenza”, è con doni, promesse, collusioni o altri ritenuta un “bene giuridico” mezzi fraudolenti impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle lici- destinatario di tutela. Il legislatore tazioni private per conto di pubbliche italiano l’ha recepito nel D. Lgs. amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti, è punito con la reclusione fino 163/06 C.A., incardinato sulla a due anni e con la multa da centotre libera concorrenza tranne le euro e milletrecento euro”. Interessante è comprendere la applica- eccezioni codificate TEME 1/2.14 13