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opinioni Quale sanità per quale Paese? Salvatore Gioia Questo articolo nasce dalle sollecita- l’occasione dell’incontro e della pubbli- Consiglio di Presidenza FARE zioni delle tante colleghe e colleghi cazione, per potere condividere con i presenti al convegno organizzato ad colleghi e gli altri lettori, comunque Ascea (21-23 maggio 2009) da A.E.P.&L. legati al mondo della sanità, alcune rifles- ed A.C.E.P., dal titolo “La sanità pubblica sioni che mi porto dentro da qualche meridionale: etica, mercato e federa- tempo. Per potere inquadrare lo spirito lismo”. La speranza è che questo contri- delle riflessioni che seguiranno occor- buto faccia sviluppare un dibattito sui rono alcune notazioni biografiche di chi temi trattati e stimoli altri colleghi e scrive. Sono un calabrese di 42 anni, il lettori ad inviare ulteriori riflessioni sul quale – come tanti – a 18 anni ha lasciato tema. Come ebbi modo di dire ad un la propria terra per andare a studiare all’ pubblico estremamente attento e parte- Università. Questa scelta mi condusse a cipe, stimolato dalla giornata introdut- Milano e i casi della vita mi hanno portato tiva del Convegno di Ascea, all’ultimo a rimanere in Lombardia. Attualmente momento decisi di cambiare totalmente sono Direttore Amministrativo dell’Azienda il mio intervento che avrebbe dovuto ospedaliera “Ospedale Sant’Anna di Como”. presentare un modello di sanità, quello In sanità entrai nell’aprile 1993, come lombardo, che per me che lo vivo da assistente amministrativo. operatore/protagonista e cittadino/ utente, A giugno del 2000 assunsi la direzione risulta essere funzionale e con molti della Struttura complessa Provvedito- margini di miglioramento. rato/Economato dell’ASL della provincia La decisione di allora e l’articolo di oggi, di Varese. Da ottobre 2006 sono a Como. sono dovuti alla volontà di cogliere Dalla mia esperienza personale comples- siva, ritengo di potere dire a noi tutti un sonoro “basta”, con la retorica sulla questione Basta, con la retorica meridionale e su quella settentrionale. sulla questione meridionale Se c’è una questione da porre, è quella di e su quella settentrionale, una società italiana che, trasversalmente e da Nord a Sud, sta vivendo un profondo se c’è una questione declino, innanzitutto morale e culturale, da porre, è quella di una poi anche economico. Duranti i lavori della prima giornata del società italiana che, convegno, ho sentito affermare da uno trasversalmente e da dei relatori che: “un popolo muore quando Nord a Sud, sta vivendo perde la memoria di sé e del proprio passato”. Io ho la sensazione che un popolo che un profondo declino. non riesce a risollevarsi, in momenti come 26 TEME 6.09