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normativa sentirebbe all’offerente di fare un’offerta non discriminazione e di parità di tratta- pertinente e serie, non sapendo l’offerente mento, le amministrazioni aggiudicatrici medesimo a quali e quanti contratti vada ... acquistano lavori, forniture e/o servizi incontro, dall’altro lato, consentendo l’uti- facendo ricorso ad una centrale di com- lizzo di procedure di gara appropriate per mittenza”, esse “possono essere conside- gare di un certo importo che con l’adesione rate come aventi rispettato le disposizioni successiva di amministrazioni si vedrebbe della presente direttiva’ (quindicesimo inevitabilmente di molto incrementato, con ‘considerando’). possibile violazione anche delle soglie. La legittimità costituzionale di tali mecca- Sulla clausola, associata o meno alla nismi, nella loro applicazione ad apparati figura della centrale di committenza, si non statali e, in particolare, agli enti locali, schiera in termini di netto favore Tar Bari d’altronde, è stata riconosciuta dalla Corte n. 700/10, laddove si afferma: “… si può costituzionale, nelle sentenze 15 novem- osservare in generale che la figura della bre 2004 n. 345 e 14 novembre 2005 n. centrale di committenza introdotta dalla 417, con specifico accento sulla facolta- normazione comunitaria, mutuandola tività dell’adesione”. dall’esperienza tedesca, ha destato nel Di opposto avviso è Tar Reggio Calabria nostro sistema in un momento iniziale n. 1343/10, che sostiene per contro che qualche perplessità. Da tempo però la giu- “è stato … affermato che l’affidamento di risprudenza ha chiarito che la procedura un servizio da parte di una PA al sogget- di adesione ad accordi-quadro non integri to risultato aggiudicatario di un identico alcuna elusione o deroga alle regole sulle servizio in una distinta procedura di gara, gare ad evidenza pubblica (T.A.R. Lazio, posta in essere da un Ente diverso dall’affi- Roma, Sez. I, 19 maggio 2004 n. 4717) e dante, concretizza una vera e propria trat- costituisca anzi fedele applicazione nel tativa diretta, comporta l’alterazione delle nostro ordinamento delle regole dell’Unio- regole di gara e della base d’asta del pro- ne europea, che, nella direttiva 31 marzo cedimento di evidenza pubblica utilizzato 2004 n. 04/18/CE (undicesimo ‘conside- quale riferimento, ed, in definitiva, viola il rando’), ha inteso estendere espressamente principio della par condicio tra le imprese, a tutti gli appalti rientranti nella diretti- nonché i criteri stessi dell’evidenza pub- va gli “accordi quadro”, prima utilizzabili blica, i quali postulano indefettibilmente solo nei c.d. ‘settori esclusi’ (ex articolo la piena corrispondenza tra il progetto di 16 del decreto legislativo 17 marzo 1995 servizio, o di opera pubblica, posto a gara n. 158), così recependo altresì modelli in ed il successivo fenomeno dell’aggiudica- uso in alcuni Stati in cui si erano svilup- zione e della stipulazione del contratto”. pate ‘tecniche di centralizzazione delle La tesi non sembra in nessun modo con- committenze’, le quali “consentono, dato divisibile a fronte dell’indicazione (una il volume degli acquisti, un aumento della delle poche delle due scarne disposizioni concorrenza e dell’efficacia della commes- qui in rilievo) del comma 34 dell’art. 3, sa pubblica’. per la quale la centrale di committenza o Di conseguenza, una volta elaborata ‘una “acquista forniture o servizi destinati ad definizione comunitaria di centrale di (altre) amministrazioni aggiudicatrici”, committenza’ e fissate le ‘condizioni in oppure “aggiudica appalti pubblici o con- base alle quali, nel rispetto dei principi di clude accordi quadro di lavori, forniture o 14 TEME 6.11